Postato in data 7 Aprile 2020 Da In Eventi

S.O.S SANITA’ di Paolo Caruso

In un momento di estrema emergenza sanitaria legata alla pandemia da covid 19, in una Italia dove la corruzione e il clientelismo più bieco in campo sanitario l’hanno fatta da padrone, e rappresentano a tutt’oggi il male oscuro del S.S.N., proprio ora che tutti i nodi vengono al pettine, si evidenziano le due facce sporche della stessa “moneta”. Gli uomini di partito legati a forze politiche locali dominanti hanno gestito le aziende sanitarie e le istituzioni regionali indirizzando ingenti risorse economiche verso determinate clientele imprenditoriali, spesso poco trasparenti, ottenendone con la capacità corruttiva  cospicui e facili guadagni.

La corruzione  rappresenta ormai da troppo tempo il modus vivendi di certa politica in particolare nella gestione della sanità pubblica, costituendo un vero cancro che con le sue metastasi riesce a imbrigliare qualsiasi opera volta a interventi concreti e razionali, liberi da interessi mafiosi e speculativi, per una offerta migliore resa ai cittadini. Del resto i soldi rubati alla collettività rappresentano un prezzo esoso da pagare in termini di servizi più efficienti, in qualità ma anche in quantità, il tutto all’ombra di certa politica e di un colpevole silenzio degli organi di informazione.

Ora che l’emergenza ha messo a nudo le diverse criticità degli ospedali e del servizio sanitario nel suo complesso, molti soloni della politica  e dei media ad essa asserviti, dimenticano o omettono volutamente le responsabilità di certi partiti che nel corso degli anni hanno avuto un comportamento anomalo e una visione cinica nella gestione della sanità pubblica resa sempre più depotenziata e sempre meno competitiva rispetto a quella privata.

Infatti tutto l’indirizzo gestionale politico sanitario degli ultimi 20 anni è stato improntato in maniera scellerata non all’efficienza ma ad un cieco e ottuso risparmio, con la riduzione della spesa sanitaria in termini di taglio di posti letto, di chiusura di alcune strutture ospedaliere o di intere divisioni, di una netta contrazione degli organici del personale medico e degli operatori sanitari, non ponendo mai abbastanza attenzione alla riqualificazione delle strutture ospedaliere, alla qualità dei servizi erogati, e alla stessa professionalità degli operatori sanitari.

Ora i veri colpevoli di questo sfascio, in perenne campagna elettorale, nel momento di maggiore difficoltà per il S.S.N. causa epidemia coronavirus, si ergono a paladini e a difesa della sanità pubblica, mettendone in risalto le criticità, di cui sono largamente responsabili, e hanno l’ardire e la sfacciataggine di manifestare le loro perplessità sulle capacità organizzative del governo Conte a gestire l’emergenza e a dare risposte immediate al Paese.

 

Dott. Paolo Caruso (Pneumologo)

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