Postato in data 30 Settembre 2019 Da In Città

PERCHE’ LE BOTTEGHE ARTIGIANE DI VIA DEL MERCATO A IBLA E CARMINE PUTIE NEL CENTRO STORICO SUPER NON VENGONO UTILIZZATE?

Quali sono i motivi del mancato utilizzo delle botteghe artigiane di via del Mercato a Ibla, chiuse ormai da anni, e di quelle Carmine Putie che si trovano, invece, a Ragusa superiore?

E’ questo l’interrogativo che il consigliere comunale di Ragusa Prossima, Gianni Iurato, ha rivolto al sindaco e agli assessori allo Sviluppo economico e ai Lavori pubblici, chiedendo risposte specifiche. “Siamo stanchi di ripetere, ormai da anni – scrive Iurato in un atto ispettivo – che questi “spazi” potrebbero diventare oltre a dei luoghi di aggregazione anche siti che producono reddito e sviluppo economico.

La loro riapertura, nelle forme di gestione previste dalla legge, e comunque secondo i progetti dell’Amministrazione, porterebbe sicuramente anche un apporto positivo alla vivibilità urbana dei nostri centri storici. Pure queste botteghe, se utilizzate nella maniera più corretta, possono diventare “un tassello” significativo per il rilancio economico di quartiere”.

“Da un sopralluogo che ho effettuato proprio in questi giorni, però – continua Iurato – ho purtroppo constatato che i luoghi oggetto dell’interrogazione sono in parte degradati, ricettacolo di spazzatura e bisognosi di interventi di manutenzione ordinaria. Tra l’altro, le finestre di alcuni locali sono aperte e quindi facile preda di colombi o di altri volatili. E si può immaginare cosa riescano a combinare con il loro guano”.

Occorre precisare che mentre le botteghe di via Del Mercato a Ibla sono nella piena e libera  disponibilità del Comune, le botteghe “Carmine Putie” (ubicate di  fronte al Tribunale) risentono ancora oggi di un annoso e problematico contenzioso tra il Comune ed una associazione a cui, negli anni passati, è stata affidata la gestione.

Questa associazione, “I Tre ponti”, costituitasi a norma della legge regionale n.32/2000 che disciplina i Centri naturali commerciali, aveva avuto in gestione le botteghe; a sua volta, avrebbe affidato in sub-appalto la gestione ad altra associazione, con la quale avrebbe aperto un contenzioso.

“Ometto, per ora e volutamente – afferma Iurato – i vari motivi dei contenziosi. Invito, però, l’Amministrazione comunale ad attivarsi urgentemente affinché le strutture di proprietà comunale, dopo aver provveduto ad una necessaria manutenzione ordinaria, siano gestite direttamente dal Comune o in regime di affidamento gestionale esterno. Tutto deve avere per obiettivo gli scopi per i quali sono nate.

E’ opportuno che si possa comprendere quali le scelte da compiere in questa direzione per il rilancio dello sviluppo economico locale”.

La Redazione

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