Del fenomeno dei Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) ho già parlato.Ma un fenomeno non sta mai da solo. Esso finisce per innescare energie, sinergie, contaminazioni e visioni nuove.
Domenica scorsa, su iniziativa del Gas Il Filo di Paglia di Comiso condivisa dai Gas Colibrì, Gasamuni, Mazzareli, Il Melofrano, patrocinata da FormaMente e promossa da Permacultura & Transizione, ho partecipato ad una giornata di incontro-scambio con Liborio Galbo, ideatore ed anima della Banca del Tempo Himerense di Termini Imerese che ci ha parlato e portato nel mondo possibile e alternativo in cui il valore di scambio non è nè l`euro nè il dollaro nè altra moneta convenzionale, ma il Tempo, l`unica dimensione che non si può recuperare, l`unico fattore che una volta passato è…perduto; allora, dice Liborio- occupiamolo produttivamente e consideriamolo una risorsa da utilizzare al meglio-.
È sorprendente di quanto la visione della vita possa cambiare in relazione a questo capovolgimento del punto di vista.
Parole desuete e nuove che esprimono concetti complementari; baratto, economia solidale e circolare, rigenerazione del suolo e delle relazioni umane, ricerca di costruttori e costruttrici della bellezza e dei desideri, custodi del cuore, attivismo sociale delle cittadinanze…. un mondo alieno, insomma.
Scambiare azioni, saperi, talenti, prodotti….Tempo. Esempio: essere disponibili ad accompagnare anziani per una visita dal medico e ricevere in cambio lezioni di inglese, curare un giardino e ottenere aiuto per tinteggiare una stanza, ma ancora più bello e avvincente `fare gruppo` e impegnarsi a scambiare le proprie ore di Tempo con l`amministrazione comunale per curare gli spazi verdi, organizzare eventi e ricevere in contropartita l`uso di spazi e immobili per l`associazione: anche terreni dove poter coltivare orti sociali.
Si può vivere di questo.
In un mondo che vede ancora gli strascichi pesanti di una crisi di sistema che impoverisce i molti per arricchire i pochi, in cui l`unico valore è il danaro anche solo virtuale ma che produce danni reali, in un mondo in cui le disuguaglianze aprono baratri incolmabili, in un mercato globale in cui il Lavoro viene mercificato e svilito invece di vederlo come diritto alla emancipazione e alla dignità dell`individuo, questo messaggio risulta quasi provocatorio e rivoluzionario.
Ce la faremo a capovolgere il sistema? Riusciremo a mettere al centro l`essere umano anzichè il profitto? Sarà dura… intanto ci proviamo.
Cecilia Tumino
Gentile Signora, l’argomento che ci propone è nuovo ed interessante. Impostare la propria vita quotidiana sulla solidarietà è un impegno non facile ma possibile. Il nostro giornale offrirà tutto lo spazio necessario per portare avanti questa ed altre idee simili.
Il Direttore