Sono un medico e comprendo oltre che condivido le voci accorate dei colleghi e del personale sanitario esposto in prima fila a contatto quotidianamente con una utenza sofferente e arrabbiata, e nello stesso vittime entrambi di un servizio sanitario deficitario con organici sempre più ridotti e con una politica regionale latitante e senza alcuna prospettiva per il prossimo futuro.
Del resto basta guardarsi intorno per constatare con amarezza il degrado del servizio sanitario pubblico, precarietà degli ospedali in primis, per poi continuare al mondo della scuola, al sistema viario, autostradale,e ferroviario; questo è il quadro deludente dell’ operato dei nostri governati nel corso degli anni in Sicilia, associato a evidenti responsabilità anche da parte dei cittadini che si accorgono di tali storture solo quando diventano utenti.
La presenza di esseri immondi che utilizzano solo la violenza per soddisfare la loro bestialità e aggrediscono con regolarità medici, personale sanitario, e per altro verso, nel mondo della scuola, anche gli insegnanti, dovrebbero farci riflettere sui veri mali di questa società e in che misura siamo corresponsabili.
Certo per debellare tali comportamenti violenti sempre più diffusi, oltre all’ introduzione della educazione civica nelle scuole, ci vuole un intervento capillare di prevenzione e se necessario di repressione da parte degli organi di polizia mentre da parte della magistratura condanne con pene severe e certe magari con reali affidamenti ai servizi sociali e di pubblica utilità.
Dott. Paolo Caruso
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