Le polemiche e la rivalità tra Modica e Ragusa, sostenute da testate locali, mi intristiscono.
Ciò che mi interessa è lavorare per lasciare le condizioni degli ospedali meglio di come le ho trovate. Quello che mi interessa è utilizzare pienamente e al meglio le risorse economiche che ci vengono assegnate.
Mi interessa che un modicano e un ragusano abbiano le stesse possibilità di sopravvivenza all’Ictus di un vittoriese.
Che le cure oncologiche siano uguali in tutto il territorio e che l’infarto sia trattato in modo uniforme, ancora meglio di come già avviene.
Che i reparti ospedalieri siano forniti di bagni anche nella chirurgia di Modica. Mi interessa che un reparto di riabilitazione sia presente anche a Ragusa, nello stesso tempo, mi impegno a migliorare la riabilitazione di Scicli e Modica.
Mi interessa che la chirurgia possa avere eguale dignità nei tre presidi principali e che le cure domiciliari siano implementate.
Mi interessa che nessuno più si lamenti perché i presidi ortopedici arrivano dopo mesi di attesa.
Che la prevenzione diventi una “cultura della prevenzione”.
Mi interessa – anche se il paziente potrà non accorgersene – che i medici abbiano tutti la stessa cartella clinica elettronica e che non debbano scrivere più con la penna semplificando il loro lavoro.
Che la gente sempre di più usi i sistemi informatici per i servizi di prenotazione e i pagamenti, perché non ha senso disperarsi avendo a disposizione i servizi con un click. Mi interessa che il lavoro venga premiato nel rispetto delle regole. Per tutto questo continuerò il mio impegno con chi vorrà aiutare, malgrado le difficoltà e nonostante qualcuno cerchi sempre di buttarla in rissa.
di Redazione