Postato in data 9 Novembre 2022 Da In Politica

L’ARROGANZA DEL POTERE di Paolo Caruso

Da poco è iniziata ufficialmente la diciannovesima legislatura con una netta maggioranza di centrodestra al governo della Nazione e già il potere politico togliendo la sua maschera identitaria mostra il suo vero volto, quello inesauribile dell’arroganza. Si assiste così da parte del potere politico a una forma subdola e strisciante di intimidazione contro le categorie più facilmente vulnerabili intentando querele il più delle volte contro i giornalisti con il solo obiettivo di metterli a tacere screditandoli volutamente dal punto di vista professionale e provocando su questa categoria particolarmente esposta una certa pressione psicologica e il timore di dovere affrontare procedimenti giudiziari per diffamazione con ingenti ripercussioni economiche.

Questo fenomeno particolarmente grave e riprovevole che mette a rischio nel nostro Paese la libertà di stampa costituisce un vero e proprio bavaglio alla già fragile libera informazione. Infatti fa discutere la minaccia del Ministro Crosetto di adire le vie legali nei confronti di quei giornalisti che hanno manifestato perplessità nella sua nomina al Dicastero della Difesa configurandosi a detta loro, visto il suo recente passato imprenditoriale nel settore delle armi, un chiaro conflitto di interessi. Neppure l’ex Cavaliere di Arcore ai tempi d’oro si faceva trovare in tale ambigua situazione, infatti astutamente riusciva a condizionare il governo da Lui presieduto con fedelissimi che ne curavano spudoratamente gli interessi.

Di certo il comportamento servile dei media nel corso degli anni con i silenzi e la cronica distorsione dell’informazione non è stato immune da responsabilità, infatti ha contribuito in parte a questo andazzo, con l’assoluta pretesa da parte del “Manovratore” di non essere disturbato. Del resto l’appiattimento dell’Informazione al Potere induce ad affermare con certezza quanto sia pesante la mano censoria degli editori legati alle lobby e anche loro in perenne conflitto di interessi, e quanto sia limitato lo spazio di libertà nel giornalismo italiano.

Una Informazione al servizio dei potentati, o resa timida e paurosa, condizionata anche nella sua libertà di espressione rappresenta un male incurabile della democrazia italiana e ne lede i suoi principi costituzionali.

Dott. Paolo Caruso

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