Postato in data 10 Giugno 2018 Da In Eventi

IMPORTANTE SUCCESSO CON “FOOLS” AL TEATRO DON BOSCO DI RAGUSA PER LA COMPAGNIA DI GERMANO MARTORANA

Bella presenza di pubblico alla “prima” della compagnia di Germano Martorana,  formatasi nel Laboratorio Teatrale Bottega dell’Attore di Ragusa. Per la prima volta insieme, gli attori hanno dimostrato molta personalità e intraprendenza nel portare in scena una favola comica-ironica ma anche profonda nel significato della vita delle persone, del drammaturgo e sceneggiatore statunitense Marvin Neil Simon.

La storia è situata nel piccolo e immaginario villaggio di Marinella. Timoteo Cervelloni  è un maestro di scuola che viene da fuori e deve iniziare un nuovo lavoro: educare Sophia.

La fanciulla, dolce e ingenua, pare non capire proprio nulla di nulla. Timoteo viene presto a sapere che c’è una maledizione sul villaggio che rende tutti stupidi. Il giovane cerca di capire qualcosa del suo nuovo luogo di lavoro, ma le risposte degli abitanti a qualsiasi quesito sono talmente folli e incongrue da spiazzarlo.

Le complicazioni seguono immediatamente quando Timoteo (Gianni Mazza), si innamora della sua allieva Sophia (Carla Schembari). I due giovani attori, perfettamente in parte, come tutti gli altri interpreti: le giovani “pastore” Gavina (Catherine Mezzasalma) e Battistina (Roberta Fraggetta), il macellaio Spartaco (Rosario Suffanti), la postina (Alessandra Vitale), la “pescivendola fioraia” (Sofia Puglisi), la madre Olga (Alida Di Raimondo) e la zia dottoressa (Simona Bracchitta), il Conte Vladimir (Luca Burgio), il Sindaco (Matteo Bracchitta), la poliziotta (Agata Cappello). Sapientemente guidati dalla regia di Germano Martorana.

Timoteo scopre che l’idiozia della città non è un caso, che si tratta di una maledizione di 200 anni di stupidità gettato su di loro dal Conte Vladimir dopo che suo figlio si è ucciso perché la prima Sophia, sua fidanzata, non ha potuto sposare il ragazzo. Il motivo è culturale e sociale, il padre della ragazza aveva scoperto che il giovane era analfabeta, e ha fatto sposare Sofia a un altro uomo più colto.  La maledizione sarà rotta solo se Timoteo, entro 24 ore, sarà in grado di educare l’attuale Sophia.

Ma l’amore vince su tutto e con una serie di colpi di scena arriva il finale desiderato.

La commedia scorre senza intoppi e con ritmi adeguati. Belli i contrappunti di scena fatti con pochi oggetti e movimenti sintetici che non fanno mai perdere la concentrazione sulla vicenda.

Giuseppe Suffanti

Etichette:

Relativo a