foto cane ricor

Postato in data 8 Luglio 2016 Da In Società

ELOGIO DEL CANE

Hachiko – Il tuo migliore amico” di Lasse Hallström, film del 2009, con Richard Gere; “Io & Marley” di David Frankel, film del 2008, con Jennifer Aniston e Owen Wilson; “Italo” di Alessia Scarso, film del 2015, con Marco Bocci e Barbara Tabita, sono solo alcuni dei film in cui viene ritratta e impressa in pellicola la straordinaria vita dei nostri amici a quattro zampe che ci insegnano ad amare.

Si, il cuore di un cane non si può equiparare a quello di noi umani, perché il loro cuore è puro, semplice. Il cuore dei cani è talmente grande che gli permette di amare incondizionatamente i loro compagni di vita: gli umani!

Nel Settembre 1870 un Senatore americano del Missouri, George Graham Vest, avvocato, pronunciò una delle più famose orazioni della storia della giurisprudenza statunitense, in difesa di un suo cliente cui avevano ucciso il cane. “Eulogy on the dog – Elogio del Cane”, divenuta una pietra miliare nel cammino verso il riconoscimento dei diritti degli animali.

Signori della giuria, – disse Vest – il cane di un uomo gli sta vicino nella prosperità e nella povertà, nella salute e nella malattia. Dormirà sulla terra fredda, anche se soffieranno venti invernali e nevicherà furiosamente, se solo potrà stare a fianco del suo padrone.

Bacerà la sua mano anche se non avrà cibo da offrire. Leccherà le ferite e le piaghe del suo padrone mentre affronta i guai della vita. Farà la guardia al sonno del suo padrone povero, come se egli fosse un principe…

E quando viene l’ultima di tutte le scene, e la morte prenderà il padrone nel suo abbraccio e il suo corpo giacerà nella fredda terra, non importerà se tutti gli altri amici proseguiranno per la loro strada, vicino alla sua tomba ci sarà il nobile cane, con la testa fra le zampe, con gli occhi tristi ma in guardia, fedele e leale sino alla morte”.

La commovente orazione di Vest venne accolta dalla giuria e fino ad oggi “Eulogy on the dog” resta un manifesto delle principali associazioni animaliste statunitensi ed anche di altri Paesi.

Chi conosce l’amore di un cane non può non soffrire quando questo peloso essere a quattro zampe viene a mancare dalla propria vita. La casa sembrerà vuota e un’assordante silenzio farà lacrimare il cuore.

In futuro, forse, ameremo ancora qualcuno nella stessa maniera. Bisogna certamente superare la tristezza con il ricordo gioioso dei meravigliosi anni vissuti insieme come fratelli di sangue, come compagni di gioco.

foto ricor (cane)Gli animali, tutti, si devono rispettare. Bisogna denunciarne il maltrattamento, l’abbandono e amarli così come loro amano noi. Se pensate che alcuni cani siano cattivi perché appaiono aggressivi, chiedetevi prima di chi sia la colpa (e sarà, ovviamente, del padrone!).

I padroni di alcuni cani pensano di possedere una sorta di oggetto firmato da mostrare alla gente quando lo portano a passeggio; nelle loro proprietà private, invece, legano ad un guinzaglio i cani, in una terrazza di 2 metri quadrati sotto il sole rovente, senza nemmeno un angolo di ombra e con l’acqua (bollente) accanto alla cuccia di plastica!! Ditemi adesso se anche voi non vi arrabbiereste!

Per fortuna molte persone, attraverso associazioni, condivisioni social, tv, proteggono e difendono i nostri amici animali. Voglio anche menzionare i significativi risultati comportamentali, fisici, cognitivi, psicosociali e psicologico-emotivi ottenuti con la Pet Therapy, che vedono l’interazione tra uomo e animale.

Dedicato a Ricor, il mio caro amico peloso che dopo quindici anni ci ha lasciato, e che sono sicura di avere sempre accanto, con la palla da tennis vicino, la fionda tra le zampe mentre mordicchia il tubo per l’irrigazione per bere voracemente e instancabilmente la sua amata acqua!

Lara Dimartino

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