Postato in data 22 Marzo 2021 Da In Spettacoli

COSI’ PARLO’……di Paolo Caruso

Così parlò il “Sommo Profeta” nella recente conferenza stampa dinanzi ai giornalisti accreditati delle maggiori testate; giornalisti attenti ad ascoltare con servile devozione il “Verbo”. E il “verbo” fu centellinato e ridotto a pochi concetti, distribuendolo a quei pellegrini della carta stampata ai quali era stato concesso il privilegio di assistere al rito propiziatorio  della primavera e della rinascita dell’Italia.

Punti cardini del discorso programmatico l’avvio di una campagna vaccinale più capillare affidata al pluridecorato generale Figliuolo, (forse per sollevare il morale delle truppe), la sostituzione di Borrelli e la nomina a capo del dipartimento protezione civile di Fabrizio Curcio, per lui un ritorno come accade spesso sulle orme della migliore tradizione italiana, e così come un ritorno è quello del prefetto Gabrielli, anche se con ruolo diverso, a sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri; insomma una rivoluzione “celeste” a 360 gradi utile a riportare le lancette del tempo al punto zero. Un vero cambiamento all’italiana di gattopardiana memoria dove “si cambia tutto per non cambiare niente”.

L’aumento dei vaccini con il conseguenziale incremento delle vaccinazioni e le rassicurazioni inerenti il vaccino Astra Zeneca rappresentano il fiore all’occhiello della lotta al covid nel discorso di Draghi, mentre il rimescolamento e il dimezzamento delle nomine al CTS rappresentano il complemento della sua capacità operativa. Il confermare i sostegni economici alle imprese, fermi da mesi dopo il killeraggio del governo Conte da parte dell’Innominabile Saudita di Rignano, ha portato in sala conferenze un servile atteggiamento fiducioso tra i presenti, mentre il tanto sbandierato MES, causa belligerandi nel governo precedente dei due Matteo e della fascio “sorella d’Italia”, viene definitivamente messo da parte da Super Mario.

Ora si sa, tutto è accettato, e i partiti rappresentano la classica armata brancaleone in questo nuovo governo tecnocratico, nella speranza di poter mettere le mani nell’attuazione del recovery plan. I giornalisti servili trasmettitori del potere, questa volta poco propensi allo scontro, chinando il capo dinanzi l’autorità e il prestigio di questo “Marziano” prestato alla politica, dinanzi questo Uomo della provvidenza sceso dal “Colle” e venuto in terra di Chigi a miracol mostrare, non tendono neppure a replicare, così nella sala austera nessuno fiatò neanche una fiata…..

Da quando la politica non riesce più a rappresentare le istanze dei cittadini e ad operare all’interno delle istituzioni, affidando a terzi i propri compiti, si è venuto a creare un grave vulnus nella democrazia italiana. La sfida però è appena cominciata; riuscirà il nostro “Eroe” a tenere ferma la barra per portare l’Italia fuori dalle secche ed evitare di essere il semplice traghettatore che ci porterà alle elezioni? Ai posteri l’ardua sentenza!

Dott. Paolo Caruso

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