padre salonia

Postato in data 11 Febbraio 2017 Da In Eventi

PADRE GIOVANNI SALONIA VESCOVO AUSILIARE DELLA ARCIDIOCESI DI PALERMO

Papa Francesco sta costruendo una Chiesa nuova, guidata da apostoli che – come lui – sanno guardare alle piaghe umane e vogliono soccorrerle in modo concreto e intelligente. Vuole mandare al popolo di Dio suoi vicari che abbiano cuore aperto, che sappiano governare con efficacia. Senza fronzoli, senza perdere tempo… perché il mondo brucia e ha bisogno d’aiuto.

Il dono di queste sue scelte oggi ci ha toccato da vicino perché è stato nominato vescovo ausiliare di Palermo un nostro concittadino: padre Giovanni Salonia, cappuccino, psicoterapeuta. Finalmente! È questo il commento che sul web circola insistentemente, insieme alle miriadi di manifestazioni di affetto, di stima, di lode per la sua missione. Sì, finalmente! Perché padre Giovanni è da decenni una risorsa insostituibile per il mondo ecclesiale, per la formazione laica e professionale, per la cultura.

Per ben quattro trienni ha governato da Ministro la Provincia dei Padri Cappuccini di Siracusa, è docente in diversi Atenei (dalla Gregoriana di Roma all’Antonianum, al San Paolo di Catania, alla Lumsa di Palermo, solo per citarne alcuni), dirige Master in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e corsi di Pastoral Counselling in tutta Italia, dirige Scuole di specializzazione in psicoterapia della Gestalt a Ragusa, Roma e Venezia, è direttore di collane editoriali e della rivista internazionale di psicoterapia GTK, interviene continuamente in seminari, convegni, corsi di formazione…

Non si è mai risparmiato. Da un aereo all’altro, ha sempre detto di sì a chiunque avesse bisogno di lui, aiutando migliaia di persone e famiglie a ritrovare il benessere e il gusto della vita. “La vita è difficile nei giorni pari – dice sempre – e nei giorni dispari è peggio… ma è fatta per essere goduta”.

Da godere perché l’uomo può star bene comunque se contatta la propria naturale bontà creaturale, se sente l’immenso amore di Dio e se a sua volta si fa dono agli altri, soprattutto a chi è smarrito, a chi è confuso, a chi non riesce a reggere il peso delle proprie sofferenze.

Una relazione autentica, sapiente e generosa guarisce: questa la sua fiducia che lo ha accompagnato costantemente in questi lunghi anni di dedizione agli altri, dai formandi ai pazienti, agli studenti, ai tanti che accorrono sempre numerosissimi ad ogni suo intervento pubblico.

E, quasi conferma dall’Alto di questa sua vocazione, il Santo Padre ha scelto come sua sede di titolarità la diocesi di Butrinto, che sarà solo nominale poiché – come è consuetudine – se un vescovo ausiliare è assegnato ad una sede che ha già un titolare (a Palermo mons. Carmelo Lorefice), la sua nomina viene riferita ad una diocesi che da secoli non è più luogo di residenza di un vescovo ma che giuridicamente non ha perso la propria titolarità.

Ebbene, questo che sarebbe solo un addentellato burocratico di nessun valore concreto perché padre Giovanni è stato scelto per risiedere e lavorare a Palermo, è tuttavia a mio parere un ulteriore segno di Grazia poiché Butrinto era un antico sito greco dove un santuario ad Asclepio (il dio della medicina) attraeva da ogni dove malati in cerca di guarigione… Rinascere, ricominciare, ricostruire sono stati e continuano ad essere gli orizzonti vividi del suo operare. Il tutto alla luce del Risorto: “Edificare il corpo di Cristo” (Ef 4,12), questo infatti il motto del suo episcopato, come ha annunciato ieri nella Lettera al popolo di Palermo.

Artista delle relazioni, uomo di raffinata cultura che conosce bene il mondo, con le sue ferite e le sue risorse, ha pubblicato libri che sono veri vademecum di vita vissuta in pienezza, piste di guarigione psichica e spirituale, canti del cuore sull’amore di Dio e degli uomini: dall’ormai classico “Sulla felicità e dintorni” al prossimo in uscita “Danza delle sedie e danza dei pronomi”, da “Odòs” (su san Francesco, maestro di relazioni fraterne), a “Kairòs” (sull’animazione e il governo delle fraternità religiose e non), da “Devo sapere subito se sono vivo” (magistrale manuale di psicopatologia) alla raccolta di omelie “Le sue braccia sempre aperte”.

E ancora centinaia di altri saggi sugli ambiti più svariati perché padre Giovanni… mons. Giovanni ha le idee chiare: sa come leggere le situazioni e come intervenire per risolverle. Sarà una risorsa preziosa per Palermo e non solo… Ne siamo felici!

Per il suo generoso sì, oggi, possiamo solo ringraziarlo e assicurargli tutto il nostro sostegno con la preghiera, l’affetto, l’aiuto di cui potrà aver bisogno.

Agata Pisana

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