Da ben quattro mesi, ed esattamente dal 20 aprile, a Ragusa è nata una interessante offerta turistica che in qualche modo si propone di coprire il “gap” presente nella nostra realtà, mettendo in rete aziende e imprese, strutture ricettive, paesaggi iblei e monumenti barocchi per favorire un processo di collegamento e di integrazione fra gli indigeni e i visitatori (italiani e stranieri) del nostro territorio.
Tutto questo è stato reso possibile da Sebastiano Pollina, un giovane e intraprendente ragusano di 38 anni che, parallelamente alla sua attività lavorativa in ambito sanitario, ha pensato bene di mettere in atto questo ambizioso progetto e pare che ci stia riuscendo in modo egregio.
Sebastiano, fondatore della società Ragusa.es (energia sociale), ha creato e sviluppato il City Walk Tour, una iniziativa socio-culturale che si propone la valorizzazione del territorio attraverso una serie di attività mirate, quali la promozione sia degli enti pubblici che delle piccole e medie imprese, il movimento cittadino e l’interazione con l’ambiente e i suoi attori sociali, la conoscenza e la fruizione consapevole dei principali siti Unesco tramite audio guide multilingue, la diffusione della cultura locale, degli usi e dei costumi popolari, gli incontri tra i partecipanti al tour e il ricco e operoso tessuto artigianale e commerciale locale.
Pertanto, sulla base di questi presupposti, nasce il progetto IBLA WALK TOUR, oggi diventato una realtà di interesse sociale grazie ai suoi numerosi partecipanti. Si tratta di una camminata gratuita in cui le persone che aderiscono all’ iniziativa scoprono e valorizzano da protagonisti il territorio ibleo lungo un percorso storico/artistico/culturale e fotografico creato “ad hoc”.
Una mappa introduce il partecipante all’uso delle audioguide multilingue, accompagnandolo, ad ogni tappa, alla scoperta e alla conoscenza di paesaggi, luoghi rupestri, chiese, monumenti ed opere architettoniche.
L’aspetto particolarmente accattivante di questo progetto è il fatto che il tour socio-culturale è gratuito e nasce con lo scopo principale di donare stimolanti esperienze, emozioni e scambio sociale al fine di far condividere il proprio sapere ed arricchirsi di conseguenza.
La camminata prevede anche tappe fotografiche e soste di degustazione di prodotti tipici, in collaborazione con partner del territorio.
È sotto gli occhi di tutti il fatto che Ragusa stia vivendo, a seguito di una stagione estiva intensa, un momento storico-economico di ripresa turistica, ma i servizi sono ancora oggi poco diffusi sul territorio e quelli che sono presenti appaiono spesso slegati fra di loro e di qualità discutibile.
Pertanto il gruppo organizzatore, coordinato da Sebastiano Pollina e da altre figure competenti, quali Giovanna Scribano per l’amministrazione e la definizione delle “camminate”, Ornella Emmolo e Francesco Ottaviano per il web, Luca Tarantini e Franco Mazza come collaboratori volontari per la logistica, si dichiara convinto che sia arrivato il momento di ripensare alla situazione attuale favorevole come ad un’opportunità da non perdere per poter far decollare definitivamente la crescita del settore turistico, a partire proprio dal comune obiettivo di sviluppare, ampliare e collegare l’offerta dei servizi.
Lo scopo è quello di far “vivere” appieno la città di Ragusa, sia al cittadino che al turista, in modo dinamico e divertente, creando nuove possibilità culturali e ricreative, di intrattenimento e di promozioni commerciali.
Così nell’arco di questi mesi (e precisamente dal 24 aprile 2016) sono state effettuate numerose iniziative a Ragusa superiore e a Ibla associando luoghi naturali a monumenti artistici, persone del luogo e visitatori esterni sia italiani che stranieri. L’ultima in ordine di tempo è quella avvenuta l’11 settembre al Cavapark di Rosolini, mentre domenica 18 si ritorna a Ibla per “La vita è ovunque”.
La cosa interessante è che il portale del City Walk Tour permette a tutti gli iscritti e partecipanti di pubblicare materiale audio-video relativo all’esperienza vissuta oppure di lasciare recensioni o impressioni sull’evento.
E, da quanto si legge, pare che ci sia un apprezzamento notevole sia sull’aspetto organizzativo che su quello relazionale. Inoltre, grazie ai canali sociali creati da Pollina, avviene la condivisione e una diffusione capillare sia a livello locale che nazionale.
C’è da augurarsi che questo progetto vada avanti coinvolgendo sempre più persone del luogo e soprattutto le imprese che operano nel settore ricettivo, di ristorazione e commerciale, ricevendo il patrocinio e il sostegno anche dell’amministrazione comunale che non può che trarre vantaggio da questo “energico” movimento culturale e turistico che sta animando la nostra città.
Angela Di Salvo