Postato in data 4 Marzo 2025 Da In Politica

UNO SPETTACOLO TRISTE ED INQUIETANTE di Paolo Caruso

Trump il nuovo monarca che insieme al suo cortigiano Vance ha messo al pubblico ludibrio il Presidente ucraino Zelensky, sembra aver risuscitato l’assolutismo regale che si credeva finito con la Rivoluzione francese. La Casa Bianca è diventata la nuova Versailles di Trump, il “Re Sole” del ventunesimo secolo. Il business è il suo credo. Non c’è infatti in lui politica che tenga. I dazi rappresentano il motivo del contendere e la minaccia per i Paesi europei e non solo. I dazi stanno facendo venire fuori angosce sopite ai quali da ieri si aggiungono paure più pressanti per il rischio interruzione dei negoziati di pace e il perdurare della guerra in Ucraina. Nella “sala ovale”, davanti alle telecamere e al mondo, Trump ha fatto il leone, e in maniera arrogante e ruvida, come è suo costume, ha trattato il presidente ucraino. Forte dinanzi la debolezza almeno bellica di Zelensky. Vuole la pace, costringendo l’Ucraina a pagarla a caro prezzo con interessi da usuraio. “Cinquecento” i miliardi millantati dal Tycoon. Ma “furfanteggiava”, perché soltanto poco più di “centoventi” ne aveva spesi l’America in armamenti “pro-Ucraina”. L’intervento di Vance, fotocopia di quello del Tycoon, teso a pietire gratitudine verso l’America da parte di Zelensky con pubblici ringraziamenti e scuse perché, a suo dire, aveva insultato l’America osando non piegarsi al dettato di Trump, non firmando il compromesso “capestro”, resterà scolpita negli annali. Alle proteste di Zelenski più o meno giuste i due ringhiarono con veemenza accusandolo di portare il mondo verso la “Terza guerra mondiale” e la catastrofe nucleare. L’Europa anche se in stato confusionale e al netto delle sue divisioni, vedi il “Cazzaro verde” e la sua Lega per l’Italia, Orban per l’ Ungheria, Fico per la Slovacchia, ha rinnovato fiducia e solidarietà all’Ucraina. L’Europa è disorientata e alla riunione di Londra sono emersi i distinguo, i mezzi silenzi, i malumori. Sono mosse che se fossero state decise prima non avrebbero portato alle difficoltà di queste settimane e alla rottura in malo modo del dialogo tra Trump e Zelensky. Da qui la tenaglia. C’era l’America, c’era la NATO ma l’ alleato a stelle e strisce con il nuovo Imperatore sembra volere voltare le spalle al vecchio e pavido Continente, addossandogli la responsabilità insieme a Zelensky della guerra, stravolgendo la Storia e facendo passare sotto traccia le responsabilità belliche della Nato e con l’America capofila. Ora sulla Euopa, in quanto Ue, a dire di Trump da sempre parassita economica degli States, e non più amica, devono ricadere gli oneri economici della guerra, da aggiungere così alle perdite legate alle sciagurate sansioni alla Russia. Così “cornuti e mazziati”.

Dott. Paolo Caruso.

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