Dopo la lunga telefonata con Trump, Putin ha chiamato Papa Leone. Non potevano che non parlare di guerra. Avranno parlato di questa maledetta guerra d’ Ucraina che dopo i pesanti attacchi in suolo sovietico si complica sempre più e la pace appare un miraggio. Lo stesso Tycoon americano l’ha confermato, mentre il suo facile ottimismo infiltrato di pura spacconeria va scemando di fronte alle reali difficoltà. Da fonti vaticane, si sa che Putin ha voluto ringraziare Papa Leone per la disponibilità a mediare, confermando tuttavia la Guerra ad oltranza. Il milione ed oltre di morti di soldati russi non pesano sulla bilancia della sua coscienza. Del resto come diceva Gino Strada, “la guerra la fanno i ricchi ma a morire sono sempre i figli del popolo”. Il Presidente Zelensky da par suo fa lo gnorri e continua a richiedere armi sempre più micidiali, missili a lunga gittata, all’ Europa. Non vuole accettare l’idea che la guerra è persa e che continuando così oltre alla Crimea e alle regioni del Donbass perderà ulteriori territori a prezzo di distruzioni e di un inutile spargimento di sangue. Illuso dalle “sirene” europee, il Presidente Ucraino tenta l’ ultima carta, l’ultimo colpo di coda, cercando di presentarsi al tavolo dei negoziati di Istanbul con un improbabile asso nella manica. A perdere infine è l’ Europa che, dopo aver seguito gli istinti bellicisti della NATO e del suo potente alleato a stelle e strisce, si ritrova fuori dai “giochi” e con il suo modello politico e economico sconfitto. Allo stato attuale, secondo le Nazioni Unite, il conto da pagare per la ricostruzione si aggira intorno ai cinquecento miliardi di dollari. La strategia americana antirussa e antieuropea è andata in porto, quella di interrompere la interdipendenza economica tra la Russia e la Germania, quella che era la vera locomotiva d’Europa. Intanto l’ Europa affoga nell’ economia di guerra e le ulteriori sanzioni economiche alla Russia si abbattono sui 27 Paesi della UE con un effetto boomerang. L’ Europa è in costante fibrillazione per una improbabile invasione dei Paesi Baltici e della Moldavia da parte dell’ egemonico Putin. Ogni allerta però è buona per far passare il riarmo europeo di 800 miliardi della von der Leyen. E gli Stati Europei? Tentennano con singole sortite di visibilità ed elezioni paradossali di personaggi di dubbia fede europeista. La telefonata a Papa Leone da parte dell’ orso russo fu allora di semplice cortesia senza qualche illusione? Ai posteri……..
Dott. Paolo Caruso