A fine febbraio andranno in onda su Rai Uno altri due nuovi episodi della famosa serie del Commissario Montalbano. Per il decimo anno consecutivo, Luca Zingaretti sarà sugli schermi per interpretare il personaggio nato dalla feconda penna di Andrea Camilleri.
Il regista Alberto Sironi ha deciso di trasporre sul piccolo schermo “Una faccenda delicata”, racconto tratto dalla raccolta “Un mese con Montalbano”, e il romanzo “La piramide di fango”. Ma non è finita qui. A giugno la troupe ritornerà nei luoghi iblei per girare altri quattro avvincenti episodi da trasmettere il prossimo inverno.
Non si arresta il successo di questo personaggio e delle storie che hanno come sfondo i nostri luoghi: gli austeri e ricamati edifici, le spiagge dorate e il mare, le campagne con i muri a secco, i paesaggi e l’aristocratica arte barocca che tanto affascina non solo chi non la conosce, ma anche noi che, forse, non l’abbiamo mai apprezzata abbastanza.
Del resto sono diversi anni che a Punta Secca, dove sorge “la casa di Montalbano”, si recano tutti i per farne la cornice del loro servizio fotografico, mentre numerosi turisti non smettono di fare fotografie da ogni angolatura, osservano incantati la costruzione, si affacciano nella piazzola, lanciano occhiate estasiate allo scorcio di mare e di spiaggia e sorridono beati per la fortuna di appurare che questo angolo di paradiso, ancora incontaminato e suggestivo, esiste davvero.
Già, la piccola e radiosa Punta Secca, da sempre oasi beata di pochi privilegiati, è passata agli onori della cronaca, ha fornito immagini splendide e incantevoli al regista della fortunata serie televisiva, diventando il fiore all’occhiello di quello sperduto e sconosciuto paesino che si chiama Santa Croce Camerina e strumento formidabile di promozione turistica.
Persino chi frequenta quella zona da sempre non smette di stupirsi della bella figura che tutta la provincia fa sugli schermi televisivi, ma in particolare “Marinella” con i suoi incantevoli tramonti, il mare dai mille colori, il faro che si erge superbo al cielo, il grazioso porticciolo, gli alberelli sul piccolo lungomare, la nuova piazza Torre e i due lembi di spiaggia che si estendono serpeggiando dalle Anticaglie al Palmento. Adesso che il mondo ci conosce e ha scoperto che esistono tali bellezze dalle nostre parti, sarebbe un vero peccato che tale patrimonio non venisse valorizzato come merita, regalando vacanze da sogno ai visitatori e posti di lavoro ai suoi operatori locali.
Angela Di Salvo