donazione tanzania

Postato in data 25 Marzo 2016 Da In Società

PROGETTO TANZANIA – Solidarietà, gesto d’amore reale

Chiusa la seconda parte del Progetto Tanzania, con la consegna di un assegno di 10.000 uro, frutto della solidarietà ragusana, alle autorità scolastiche del college della missione di Migoli, nella regione di Iringa al centro della Tanzania. La donazione aiuterà a costruire due aule del college, consentendo a centinaia di studenti di poter completare le scuole superiori.

La gara di solidarietà è partita ad inizio del 2015 grazie ad un appello del missionario Padre Salvatore Ricceri, siciliano di Biancavilla, da venti anni in Africa e punto di riferimento in Tanzania per numerose missioni cattoliche. L’appello, rilanciato dall’Ambasciatore Italiano in Tanzania Luigi Scotto, da tempo in contatto con l’Associazione Ragusani nel Mondo, è stato raccolto da alcuni amici, Giuseppe Cusumano, Alessandro Bucchieri e Marco Gulino, protagonisti a febbraio di una missione esplorativa e autori nel corso dell’anno, in collaborazione con il Cral della Banca Agricola Popolare di Ragusa e di alcune iniziative volte alla raccolta di fondi che hanno coinvolto diversi artisti del capoluogo e attirato molte donazioni anonime. Particolarmente commovente la cerimonia di consegna dei fondi, avvenuta per tramite dell’Ambasciatore italiano alla presenza delle autorità scolastiche, di quelle istituzionali della Regione di Iringa e di oltre un migliaio di studenti, che con canti e cori di giubilo hanno voluto manifestare la loro profonda riconoscenza.

Padre Salvatore Ricceri, pur non nuovo a simili iniziative di solidarietà da parte dei siciliani, ha sottolineato commosso l’esigenza che le missioni servano, prima ancora che ad evangelizzare, ad essere vicini ai poveri, umili e diseredati con l’assistenza materiale e sanitaria di prima necessità e soprattutto scolastica. L’istruzione scolastica infatti è il veicolo primario per far crescere le nuove generazioni africane e renderle consapevoli dei loro diritti e del ruolo di popolo emergente che la storia assegna nel futuro all’immenso continente africano. Uno squarcio di vera e autentica Chiesa, che interpreta la sua missione universale di guida e di riscatto dei popoli più bisognosi. E così in ognuno dei dodici villaggi Padre Salvatore ha costruito asili nidi e plessi scolastici primari, consentendo ai bambini, la vera risorsa di queste popolazioni, di poter essere avviati alla prima istruzione, e sottratti ad un destino incerto.

Analoga esigenza traspare in un nuovo villaggio di Kisilwa, dove la delegazione è stata accolta da oltre 1000 indigeni, in una atmosfera pregna di commozione e di coinvolgente entusiasmo. I responsabili del villaggio hanno rappresentato la necessità di edificare una scuola primaria, al fine di evitare ai bambini del luogo di sobbarcarsi oltre 6 km al giorno a piedi per raggiungere il più vicino plesso scolastico, fra disagi indicibili e rischi per la loro incolumità.

La solidarietà si avvia verso una nuova tappa, e forse entro tempi brevi potrà regalare ad altre centinaia di bambini un nuovo sorriso, oltre quello che la natura ha regalato ai loro dolcissimi volti.

Sebastiano D’Angelo

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