Postato in data 8 Aprile 2021 Da In Società

LO “SCHIAFFO” DEL SULTANO …..di Paolo Caruso

L’incontro con un ricevimento fuori dal protocollo tra la presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen e Erdogan,  senza alcun rispetto per la persona, per la sua autorevolezza e per la carica che riveste quale massimo rappresentante d’Europa, c’era quasi da aspettarselo.

La scelta consapevole e sessista, fuori dal protocollo, nell’aver lasciato l’illustre ospite in piedi e successivamente seduta su un divanetto del tutto defilata dalle poltrone su cui erano assisi il sultano turco e il presidente del consiglio europeo Charles Michel ha provocato imbarazzo nella stessa presidente e in tutte le cancellerie europee.

Dal despota Erdogan, non rispettoso della parità di genere e anche dei diritti umani, quindi solo un comportamento deprecabile, un atto formale di notevole rilevanza politica negato ad una donna delle istituzioni europee, che forte del suo mandato e della sua autorevolezza ha saputo superare il protocollo dando priorità alle questioni di sostanza. Ma come è noto a tutti, in Turchia ormai il rispetto per le donne è sparito dalle leggi dello stato e dai principi cardini della buona educazione e delle buone maniere.

L’intera vicenda ha provocato una lamentela ufficiale da parte del portavoce della Commissione europea Eric Mamer, il quale oltre allo sdegno ribadisce che la Commissione europea si aspetta e pretende di essere trattata con il rispetto che merita e secondo il protocollo adeguato, augurandosi che il fatto non si ripeta in futuro. Oggi del resto nuove figure ingombranti come quella di Erdogan, riconducibili ad un comune denominatore, riemergono da uno oscuro orizzonte con tutte le loro ambiguità, il fare sprezzante di un progressivo oscurantismo, un marcato declino dei diritti civili, delle libertà individuali e del rispetto della parità di genere a difesa delle donne.

Erdogan despota di un Paese che fa da ponte  ai due grandi continenti Europa e Asia, risulta l’artefice  del neo oscurantismo presente in Turchia, oppressore assoluto della libera informazione, e dei diritti umani, fautore della guerra siriana, responsabile di un vero e proprio genocidio in terra curda.

L’ultimo comportamento, nei confronti della presidente Von der Leyen, traccia un solco sempre più profondo con l’Europa e con la civiltà occidentale basato su valori ben lontani dalla visione del regime autoritario di Ankara che continua a lucrare ingenti risorse finanziarie con l’arma ricattatoria delle migliaia di profughi presenti in territorio turco.

Dott. Paolo Caruso

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