Postato in data 16 Settembre 2020 Da In Società

IL DESERTO ESISTENZIALE DEI GIOVANI DI QUESTO TEMPO

Dopo i tragici avvenimenti di Colleferro, dove un giovane di 21 anni di origine capoverdiana, Willy Monteiro Duarte, è stato ucciso per proteggere un amico nel corso di una rissa, massacrato di botte con calci e pugni da suoi coetanei, che conoscono solo il culto della forza e della violenza, non rimane altro che lo sgomento per questa giovane vita spezzata sul selciato insanguinato di una via “anonima” della cittadina di Colleferro a pochi kilometri dalla capitale.

Ora tutti si ergono a giudici, a psicologi, a sociologi, pronti ad approfondire le cause che hanno portato a questo ennesimo dramma, a emettere anche sentenze, a scrutare dietro il buco della serratura della nostre aride coscienze il malessere di una società malata di solitudine, di una famiglia disgregata che non rappresenta più il cardine portante del vivere civile, e nello stesso tempo attraversata dal consumismo più sfrenato, dalla moderna piaga del bullismo, dalla violenza fisica e verbale.

In questo deserto esistenziale, in cui le coscienze di molti giovani vengono deformate dall’egoismo, dall’individualismo più bieco, e dal bombardamento mediatico fuorviante, innovatore di stili di vita privi di valori etici, non esiste il rispetto per il prossimo e si è perso il limite della ragione e del buon senso.

Del resto il deserto morale e l’ignoranza presenti in molte famiglie producono solo odio, violenza, morte e noia ed è spesso frutto delle nostre disattenzioni, dei nostri atteggiamenti omissivi, e del disinteresse delle istituzioni. In contesti sociali come questo alberga il male profondo della società attuale, il vuoto cosmico che alimenta molti giovani a intraprendere percorsi di devianza e di malaffare.

Dott. Paolo Caruso

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