Postato in data 4 Marzo 2025 Da In News

GRAZIE LUCIO ……

Oggi avrebbe compiuto 82 anni Lucio Dalla, essendo nato il 4 marzo 1943. Ce lo ricorda con la sua canzone, la sua nascita narrata come una favola, che anche se non vinse il festival di Sanremo del 1971, ebbe grande e meritato successo. Era la sua storia, forse come quella di tanti altri, e ancora oggi non si finisce di ascoltare. Lo si ricorda per la sua grande verve di compositore, musicista raffinato polistrumentista di formazione jazz, considerato uno dei maggiori cantautori italiani. Bolognese di nascita, il poeta menestrello ci regalerà altri gioielli. Nelle festività natalizie, torna a riecheggiare, immancabile, la sua Lettera “Caro Amico, ti scrivo…”. Non c’è casa o piazza d’ Italia e forse del mondo, in cui non la si canta. Piena di speranze e di tante illusioni. Vi si trattano tutti i temi dolenti che affliggono l’umanità. Questa fu infatti la cifra di Lucio, non cantò mai per se stesso. Volle attenzionare il mondo “al lupo” sempre pronto a ghermire la preda. Ieri Putin, oggi Trump. Ambedue si accaniscono con la stessa preda. Squartarsi l’Ucraina. “Noi siamo i potenti”, e lì a mostrare i muscoli, a un Continente che ha secoli di storia del pensiero, maturato con benpensanti per spingere l’umanità verso il trascendente, alla somiglianza divina. Oggi gli oligarchi vogliono precipitare l’umanità nel baratro di nuova schiavitù, della forza e della prepotenza. A Londra i capi d’Europa hanno ripreso a trattare di armi e di investimenti, investimenti che non saranno più per la sanità e la scuola (ossia per la vita), ma per la guerra e quindi per la morte. “Caro Amico, ti scrivo… come è profondo il mare… Ma tu, attento al lupo” fu la sua ultima profezia. Quel bambino prodigio piovuto dall’infinito il 4 marzo del ’43, su una spiaggia, fu meteora, ma il suo tragitto fu di luce, e, da “profeta/menestrello”, continua a illuminare.

Dott. Paolo Caruso

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