foto violenza donne

Postato in data 27 Novembre 2016 Da In Società

“DONNE, ROSE E POESIA”: LA FORZA DELLA DELICATEZZA

Con questo titolo – “Donne, rose e poesia” – si è svolto venerdì scorso, g.25 novembre, un flah mob presso il Centro Commerciale Ibleo che ha visto coinvolte, per un’ora, decine e decine di persone che hanno voluto manifestare il proprio profondo disgusto per i ripetuti casi di femminicidio e di violenza sui bambini, di cui ogni giorno le cronache ci informano.

Abbiamo intervistato una delle organizzatrici, la dott.ssa Denebola Ammatuna, referente provinciale di Telefono Azzurro.

Lopinione:

Carissima, come mai la scelta di questa forma di manifestazione – un flash mob – e come mai in un centro commerciale?

Denebola:

L’idea di creare questo evento contro il femminicidio e contro la violenza assistita sui bambini è nato dalla voglia di mettere in atto qualcosa che fosse diversa dalle più note e comunque importanti conferenze teoriche e dai cineforum dedicati al tema. Abbiamo pensato infatti proprio ad un flash mob che colpisse le persone durante le loro normali attività quotidiane, come recarsi a fare la spesa o a comprare qualcosa. Da lì la scelta di un centro commerciale come luogo-non luogo per questo evento, proprio per impattare sulla gente assorta nella propria monotona quotidianità.

Lopinione:

Come si è svolto materialmente?

Denebola:

Con la collaborazione del direttore commerciale del Centro Commerciale Ibleo, Stefano Vella, del “Mercato del fiore” di Ignazio Guarino e della cartoleria “Criscione e Criscione”, abbiamo disteso dei teli rossi a centro dei corridoi del Centro e, con lo sfondo della recitazione di alcune poesie, abbiamo donato a tutte le passanti una rosa, simbolo delle tante donne uccise ma il cui profumo e la cui bellezza riempiono ancora i nostri cuori, mentre il colore rosso ricorda il martirio che hanno subito.

Lopinione:

Quale l’obiettivo, Denebola?

Denebola:

Il nostro obiettivo è stato quello di sensibilizzare, come Telefono Azzurro, l’impatto tragico che ha per la società la perdita di una donna per mani violente. Dietro la perdita di una donna c’è molto spesso la perdita anche di una madre, oltre che di una sorella o di una figlia e spesso, nella maggior parte di questi casi, si tratta di continue violenze perpetrate per anni e terminate poi tragicamente nell’atto omicida. Purtroppo in questo clima di violenza sono esposti i figli di queste donne, vittime anche loro di violenza assistita, ed è anche a loro che è stato rivolto il nostro appello di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza.

Lopinione:

E la gente come ha reagito ieri alla vostra manifestazione?

Denebola:

Attratte dal tappeto di fiori, all’inizio molte persone si sono avvicinate incuriosite ma un po’ perplesse, poi quando è stato chiaro il senso del tutto, hanno ascoltato con molta partecipazione le poesie e gradito l’omaggio della rosa. Non restare indifferenti, non dimenticare, meditare su queste cose è già importantissimo.

Lopinione:

Certo! Qualcuno di particolare a cui avete pensato nell’organizzazione?

Denebola:

Sì, abbiamo voluto dedicare questa iniziativa a Pamela Canzonieri, compaesana ragusana di cui si è da poco appresa la morte, in Brasile, per mano di un uomo rifiutato sessualmente

Lopinione:

Beh, mi sembra che abbiate saputo armonizzare la forza della denuncia con la delicatezza della sensibilità femminile e che siate riuscite nell’intento… Ci auguriamo che, grazie anche a queste manifestazioni di solidarietà e di sensibilizzazione, le coscienze si smuovano e questi episodi cessino totalmente di esistere.

Grazie!

La Redazione

Etichette:

Relativo a