Dopo le criticità e le disfunzioni emerse prevalentemente nei Pronto Soccorso e nelle Aree di Emergenza dell’isola, e con l’ Ospedale Villa Sofia di Palermo nell’occhio del ciclone per la morte di un paziente ricoverato nel reparto ortopedia per una frattura alla spalla mai operata e successive dimissioni degli organi di gestione della ASP, oggi un nuovo caso investe la sanità regionale con l’ASP di Trapani al centro di un vero e proprio scandalo. Infatti a tenere banco é la vicenda dei referti istologici “lumaca”. Circa 3300 esami istologici tra il 2024 e i primi mesi del 2025 da refertare che hanno compromesso la tempestivita delle cure oncologiche per centinaia di pazienti. Infatti ora sono venuti fuori oltre 170 casi di tumori accertati con mesi di ritardo, causando danni incalcolabili e irreversibili ai pazienti, e gravi disagi ai loro familiari. Ritardi legati a una irresponsabile gestione amministrativa sanitaria che ora é sotto la lente degli organi giudiziari. I controlli effettuati in questi giorni dagli ispettori inviati dall’assessorato alla salute e dal Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, hanno evidenziato criticità e disfunzioni di cui le istituzioni regionali erano già a conoscenza. Infatti l’assessorato sapeva dei ritardi nella consegna degli esami istologici, come dichiarato dalla famiglia di un paziente morto di cancro dopo avere atteso 5 mesi il referto più volte sollecitato, e che aveva inviato due pec tra agosto e settembre 2024, rimaste entrambe senza risposta. Gli é stato negato così il diritto di curarsi e la speranza di guarigione. Una vergogna che se fosse accertata non lascerebbe dubbi sulla incapacità e disumanità con cui certi personaggi della politica e alti dirigenti della Regione gestiscono la sanità pubblica. Ora, a danno avvenuto, si da voce alla propaganda, portando avanti meschinamente la rinnovata efficienza degli organi preposti, la ritrovata “verginità”, mentre è corsa contro il tempo nei vari centri di Anatomia Patologica dell’isola per la consegna di tutti i referti inevasi dall’ASP di Trapani. Uno sfascio generalizzato di cui sono responsabili Schifani e il suo governo. Un mea culpa di tutta la politica regionale e anche di quella nazionale che con i finanziamenti sempre più limitati, il mancato avvio dei concorsi, e la riduzione del personale medico e infermieristico, hanno portato la sanità pubblica progressivamente al collasso di cui ora ci si rende conto. Così oltre alle lunghe liste d’attesa, ai Pronto Soccorso ridotti a veri e propri lazzaretti, alla cronica mancanza di posti letto negli ospedali, si aggiunge oggi “il crimine” della lunga attesa dei referti istologici nella ASP di Trapani. ASP di Trapani attraversata già un paio d’anni fa da polemiche per la denuncia dell’allora Direttore Generale sulle pressioni e interferenze politiche nello svolgimento dei concorsi. Anni e anni di interferenze della politica nella gestione della salute pubblica, rivolte esclusivamente alla produzione del consenso, hanno portato la Sanità sull’orlo del baratro. Le scelte clientelari della Politica nella nomina dei Direttori generali, e anche come è accaduto nella nomina della nuova Assessora alla Salute, Daniela Faraoni, nomina del tutto fuori luogo visto il mandato in corso di Manager della Asp 6 di Palermo, per cui da controllata si ritrova ora controllore del suo recente operato. Controllore e controllato in un’ unica persona, una vera “chicca” nella politica clientelare del Presidente Schifani. Schifani prende ancora una volta per i fondelli il popolo siciliano cercando di camuffare gli errori e le colpe del suo governo, inviando Ispettori di qua e di la, mentre il declino sanitario é inarrestabile e il resto appare solo “fuffa”.
Dott. Paolo Caruso