Postato in data 2 Giugno 2025 Da In Politica

2 GIUGNO 2025, REPUBBLICA E DEMOCRATURA UN BINOMIO INSOSTENIBILE

Il 2 giugno rappresenta la giornata celebrativa nazionale per ricordare la nascita della Repubblica in quel lontano 2 giugno 1946. Non una data occasionale, bensì il giorno del referendum istituzionale che con il libero voto popolare. e con il voto per la prima volta delle donne sancì la fine della monarchia e la nascita della Repubblica italiana. Repubblica nata dalle ceneri del fascismo dopo le sanguinose lotte partigiane e lo sbarco degli alleati anglo americani. Con un referendum istituzionale non privo di polemiche e ombre, che sancì la fine della monarchia, si poté così assistere alla nascita della Repubblica democratica e alla sua carta costituzionale. Si trattò di un passaggio di grande importanza per la storia d’Italia dopo il ventennio e la tragicità della guerra, rappresentando un periodo di riscatto, di vera rinascita morale e economica. Oggi tale ricorrenza celebrativa della nostra identità nazionale unitaria e repubblicana basata sui valori di eguaglianza, di libertà, di solidarietà, si presenta in un momento di forte scontro politico, di rigurgiti neofascisti che mettono a dura prova la tenuta della nostra democrazia. Infatti il premierato, l’autonomia differenziata, la separazione delle carriere dei magistrati con il tentativo di controllo dell’ Esecutivo sul terzo potere dello Stato, il nuovo decreto sicurezza limitativo delle libertà sociali e individuali e che aumenta i fenomeni repressivi, sono segnali negativi di questa destra di governo che lasciano da pensare e dovrebbero farci riflettere seriamente. Il depotenziamento dei gangli vitali della società quali l’istruzione, la sanità, e le ulteriori restrizioni alla libera informazione fanno del Paese Italia una democrazia malata, una vera e propria democratura, una “Res publica” non del popolo ma svilita dal controllo dei privati. Oggi nel deserto assoluto di valori, nella mediocrità imbarazzante della politica, questa ricorrenza ci deve far riflettere, e poi ricordare quanto grandi e illuminati siano stati i Padri Costituenti che, rafforzando gli ideali di libertà, portarono a compimento la costruzione di una Italia repubblicana e democratica, Da tempo però si assiste ad un tacito e arrendevole condizionamento, quasi una complicità tra le forze politiche, che picconata dopo picconata cercano di stravolgere per loro interesse i dettami costituzionali. Un tradimento ai valori fondanti della Repubblica che in questa Destra trova sempre più eco.

Dott. Paolo Caruso

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