Postato in data 15 Giugno 2025 Da In Politica

UN LAMPO, UN BAGLIORE, E FU SUBITO NOTTE di Paolo Caruso

Siamo sull’orlo della Terza guerra mondiale.
Tocca ad Israele innescare la miccia? “Si deve difendere”, è la solita litania diffusa dai media occidentali e dalla propaganda dei Paesi alleati. USA e Europa del resto senza alcun ritegno continuano a rifornire il criminale Netanyahu di armamenti sempre più micidiali. A dispetto delle critiche ci raccontano la favola che “prevenire è meglio che curare”. Allora… fuoco a gogò. Dopo Gaza, la Cisgiordania, il Libano, ora è la volta dell’ Iran. Il Paese degli Ayatollah infatti rappresenta per Netanyahu il peggiore nemico di Israele perché si vuole dotare della bomba atomica. Ma è possibile che non ci siano altri dissuasori che non siano le armi? La diplomazia è proprio scomparsa dal vocabolario mondiale? Quelle atomiche servono solo a distruggere e autodistruggersi. Nessuno è in grado di mediare per scongiurare l’apocalisse? Probabilmente non c’è la volontà. Per i potenti della Terra nessun interesse per il Pianeta e per milioni di persone. Infatti l’inquinamento radioattivo del territorio durerebbe decenni, come insegnano Hiroshima e Nagasaki. Più recentemente Chernobyl ha portato alla ribalta la minaccia della radioattività e i due sarcofagi ne sono la prova latente. Le Superpotenze “gigioneggiano” mostrando i muscoli. Del resto per loro la guerra è il massacro di persone che non si conoscono, per conto di persone che si conoscono ma non si massacrano (Paul Valéry). Si gioca come bambini incoscienti con il fuoco. Si fermi il delirio in tempo! Altrimenti “il dopo” non si potrà raccontare, e nessuno lo potrà udire.

Dott. Paolo Caruso

Relativo a