Il Dipartimento regionale dell’Energia emana bandi e stila graduatorie definitive, quello alla Programmazione rimodula i fondi lasciando le imprese beneficiarie con un pugno di mosche in mano dopo aver avviato gli investimenti. Lo denunciano Sicindustria, Confindustria Catania e Confindustria Siracusa parlando di “assessorati agiscono troppo spesso senza alcuna interlocuzione”.
Il casus belli è dato dalla misura 4.2.1 del Po Fesr Sicilia, ossia quella relativa all’efficientamento energetico, che vede una rimodulazione dei fondi decisa senza tenere conto delle graduatorie già stilate e rese pubbliche.
Le associazioni di categoria tornano a chiedere all’amministrazione regionale risposte chiare, tempi certi, interlocutori capaci. “A seguito dei decreti che hanno definito le graduatorie di assegnazione delle risorse previste dalla misura 4.2.1 – rilevano le organizzazioni degli industriali – il quadro appare quanto mai incerto. Infatti, a fronte di alcune imprese che hanno ricevuto il decreto concessorio con regolare notifica, altre, sempre in posizione utile, hanno ricevuto a tutt’oggi solo la documentazione interlocutoria propedeutica alla notifica formale. Oltre una ventina, invece, nonostante sia stata decretata la loro ammissibilità e finanziabilità, non possono accedere ai benefici a causa di un difetto di notifica”.
Adesso le organizzazioni degli industriali lanciano un appello alle forze politiche e all’intera classe dirigente della Regione affinché “si risolvano conflitti interni e difficoltà operative, dando immediato corso al completamento degli atti amministrativi necessari a far giungere le risorse alle imprese che, in assenza di quanto previsto, si trovano in oggettiva difficoltà finanziaria con tutto ciò che ne consegue in termini di investimenti e quindi di crescita e occupazione”.