Il braccio di ferro è finito all’alba del 31 dicembre 2016 con l’intervento delle forze dell’ordine e l’approvazione del documento finanziario con i soli 14 consiglieri pentastellati, esausti dalla lunga maratona svoltasi nell’aula consiliare fin dal primo pomeriggio del giorno precedente.
La partita però non sembra essersi conclusa, visto il ricorso al Tar delle opposizioni, convinte delle loro ragioni. Brutta pagina di storia per una città indicata come una tra le migliori dell’isola!
Ma il clima politico rovente degli ultimi tempi si è fatto risentire soprattutto sulla città e sui cittadini, che hanno dovuto subire le conseguenze di una qualità di vita sempre più scadente e poco partecipata.
Una per tutte, le ultime feste natalizie, la cui lista delle lamentele è lunga, a partire dalla scarsa illuminazione cittadina per finire al “ridicolo” spettacolo musicale di Marina di Ragusa, con zero spettatori in una piazza che piangeva per la vergogna.
Bastava spostarsi di pochi chilometri per trovare il giusto clima natalizio con musiche, luci e suoni. Lo sdegno dei cittadini si poteva percepire girando per le vie del Centro Storico, dove i negozi rimasti erano tristemente vuoti o poco frequentati.
Le uniche luci erano quelle dei centri commerciali della città; non un segno natalizio, non una musica che facesse pensare al Natale, niente di tutto questo.
Chi aveva la responsabilità di governare la città era trincerata nei propri scanni a difendere un bilancio per il quale si sono spesi giorni e giorni di scontri verbali al vetriolo, risolti con un nulla di fatto.
No! Ragusa non merita questo. Non meritano queste condizioni le centinaia di famiglie e ragazzi che studiano o lavorano altrove, che ritornando per le feste nella propria città speravano di trovare qualcosa di nuovo o di bello.
E mentre tutto questo ormai si è consumato, non ci resta che attendere la decisione di un tribunale amministrativo per andare avanti, non si sa per quanto tempo, nella vita della città.
Giuseppe Suffanti