Postato in data 20 Marzo 2024 Da In Città

L’ANFFAS ONLUS RAGUSA E IL PROGETTO ALLA SCOPERTA DELLE RADICI AGRESTI DEL TERRITORIO

DUE MASSERIE TIPICHE FANNO DA CORNICE A UN NUOVO PROGETTO

 

 

Quelle belle visite alla scoperta delle nostre radici. E’ il senso della “missione” dei ragazzi dell’Anffas onlus Ragusa che sono stati ospitati in contrada Carnesala, e saranno ospiti anche in contrada Mendolilli, alle porte della città, per una full immersion in tutto ciò che riguarda il mondo agreste. A fare da cornice all’iniziativa due masserie tipiche ragusane, situate in aperta campagna, tra le colline e il mare. Una tranquillità agreste senza pari che non a caso è stata grandemente apprezzata dai ragazzi Anffas i quali hanno trascorso dei momenti piacevoli. Il progetto ha per titolo: “Biodiversità e agricoltura sociale – esperienze ed inclusione sociale in ambito rurale”. I ragazzi, così come gli operatori che accompagnano i partecipanti al progetto, sono chiamati a svolgere le attività tipiche dell’azienda agricola, occupandosi di orticoltura, attività di cucina ed accudimento e cura degli animali presenti nell’azienda agricola, nonché a svolgere attività di trasformazione di prodotti agricoli, tutto in un’ottica di ri-abilitazione cognitiva. Alle attività previste tipiche di una azienda agricola, si affiancheranno altre attività ludiche, ricreative nel contesto della stessa azienda agricola, come per esempio i laboratori creativi artistici, di lettura e di gioco e naturalmente passeggiate immersi nella natura.

“E’ una delle attività che svolgiamo periodicamente – sottolinea la direttrice Anffas onlus Ragusa, Salvina Cilia – e che risulta essere molto gettonata perché ci consente di fare un tuffo nel passato in quella che era la nostra realtà di un tempo e che vogliamo fare conoscere ai nostri ragazzi. Diciamo che è una delle uscite più speciali nel corso dell’anno che ci permette di poter contare su uno straordinario contatto con la natura e che fa stare bene i ragazzi, l’aspetto per tutti noi più importante. Come sempre, un ringraziamento ai nostri operatori per la grande empatia che riescono a profondere e che funziona come una calamita per tutti coloro che si vogliono scommettere a portare avanti esperienze del genere. Ne è venuta fuori una iniziativa molto interessante che stiamo replicando perché ci consente di esaltare al meglio lo star bene al contatto con il territorio della nostra realtà che ci circonda”.

REDAZIONE

 

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