Quanto ha detto Musk a proposito dei giudici italiani per le loro obiezioni di incostituzionalità sul dispendioso “resort albanese” per migranti di primo approdo lascia stupiti e anche sconcertati buona parte dell’ opinione pubblica italiana. La presunzione e l’ arroganza di quest’ uomo legata al suo portafoglio finanziario, primo al mondo, cresciuta negli anni e maggiormente in queste ultime settimane con la vittoria alle presidenziali di Trump non ha più limiti. Non si capisce, ma lo capiremo presto, quale sia il rapporto tra il Presidente imprenditore Trump e il miliardario imprenditore Musk, quale sia il ruolo dell’ uno e dell’ altro, ovvero chi sia il “Pupo” e chi sia il “Puparo”. La castagna è bollente e toccarla senza scottarsi non è possibile.
Con la frase irriguardosa di questo “Paperone” americano nei confronti dei giudici italiani si può asserire che si tratta di una ingerenza indebita e non richiesta nei fatti di uno Stato “sovrano”, che si regge su tre poteri, tra cui il “giudiziario” è indipendente, e non può sottostare alla politica e ai governanti di turno. L’ostracismo lanciato da fuori luogo, dal tizio arrogante perché ha i soldi e il suo candidato, grazie a lui, ha vinto le elezioni ameriKane, non lo legittima ad entrare in maniera devastante nelle istituzioni del nostro Paese. Questa volta sì che sarebbe stato opportuno il rigurgito di “Sovranismo” alla “Salvini-Meloni”. Esponenti di partito del nostro Governo con il silenzio assenso dei codardi ma anche con discorsi da bar spudoratamente difendono Musk. Così tutti insieme appassionatamente.
E il “Premier” (come preferisce essere indicata la Meloni) tace. Salvo a scoprire che tra i due corre una personale amicizia (legittima, per carità!), documentata da fotografie che li ritraggono insieme. Quale il destino dell’Italia in questo vortice imperversante di vento delle “Destre” del Pianeta, che vogliono intrigarsi anche delle altrui situazioni, come in quelle di “casa nostra”? Ai posteri l’ amara sentenza!
Dott. Paolo Caruso