“… bisognava combattere per assicurare ai pescatori di Scoglitti, ai braccianti di Vittoria, agli intellettuali, ai lavoratori un avvenire più sicuro più sereno e migliore”.
Queste le parole di Ubaldo Balloni, dirigente della Cgil, segretario della Camera del lavoro e Sindaco comunista della Città di Vittoria, pronunciate nel 2004 durante l’intervista per la realizzazione di un docu-film dal titolo “Accaniti”.
Per tutta la sua vita ha lavorato sempre per servire la causa della democrazia, del progresso e della difesa dei più deboli. Con coraggio e grande determinazione, lui e tutta quella generazione , lottarono per dare un futuro al Paese, ai lavoratori e alle classi più bisognose.
Ubaldo Balloni pagò a caro prezzo le sue idee subendo un ingiusto licenziamento da funzionario comunale.
Non si arrese,anzi continuò la sua battaglia a fianco dei lavoratori e del popolo vittoriese per l’emancipazione dalla schiavitù del bisogno.
Ricordo la sua grande lucidità fino ad oggi nel commentare tutti gli eventi politici e sociali su scala internazionale, nazionale e locale.
Ma il ricordo più importante è la sua lezione di uomo onesto, che con grande umiltà parlava con tutti, dai braccianti agli intellettuali, consapevole che gli esseri umani sono tutti uguali e hanno pari dignità senza distinzione alcuna di razza, ceto, religione e credo politico.
Riusciva a parlare con tutte le fasce di età, spesso si trovava a confronto con i giovani che lo ascoltavano sempre con grande ammirazione.
Nel mio percorso dentro la Cgil, Ubaldo è stato l’unico vero e grande maestro dal quale ho appreso il senso di responsabilità verso i lavoratori e le classi povere e lo spirito di servizio nei confronti di tutte le persone che il sindacato rappresenta.
La sua perdita ci lascia un grande vuoto affettivo e morale, ma al tempo stesso un eredità enorme fatta di ideali e senso del dovere per la costruzione di un mondo migliore fatto di libertà, democrazia e pace.
Giuseppe Scifo
Segretario generale Cgil di Ragusa