Postato in data 16 Aprile 2025 Da In Città

DA METÀ GIUGNO IL PRIMO DI DUE NUOVI ACCELERATORI LINEARI AL “MARIA PATERNÒ AREZZO” DI RAGUSA

Nell’ambito di un più ampio progetto di potenziamento tecnologico e
miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie, dal 15 giugno è
prevista l’attivazione del nuovo acceleratore lineare presso la U.O.C. di
Radioterapia Oncologica dell’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa.
Si tratta di un’apparecchiatura all’avanguardia che genera radiazioni ad alta
energia sotto forma di fasci di elettroni o fotoni (raggi X). Queste
radiazioni, dirette con precisione verso il tessuto tumorale, danneggiano il
DNA delle cellule neoplastiche, compromettendone la capacità di crescere e
replicarsi.
Il nuovo acceleratore rappresenta un importante passo avanti nella cura dei
pazienti oncologici. Nelle more dell’attivazione, l’erogazione dei
trattamenti radioterapici subirà alcune modifiche organizzative temporanee:
a partire dal 22 aprile, i pazienti con trattamenti di durata superiore a 28
sedute saranno ri-protetti presso strutture del Sistema sanitario
appositamente individuate. Lo stesso avverrà, dal 5 maggio, per i pazienti
con trattamenti di durata superiore a 20 sedute.
Fino allo spegnimento dell’attuale acceleratore, previsto indicativamente
per il 13 giugno, saranno regolarmente garantiti le attività ambulatoriali, i
trattamenti radioterapici per i pazienti ricoverati e le procedure di
irradiazione delle sacche di emoderivati. “Tali misure – dice il Direttore
generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago – sono adottate al fine di
garantire il completamento in sicurezza dei cicli di trattamento già avviati.
Ma anche per riprogrammare, con la nuova apparecchiatura, i trattamenti
differibili, in un’ottica di miglioramento dell’efficacia terapeutica e della
qualità delle prestazioni; e infine per ottimizzare la transizione tecnologica,
assicurando continuità assistenziale ai pazienti oncologici”.
Dopo l’avvio della prima macchina, prenderà il via anche la seconda fase
dei lavori, propedeutica all’installazione della seconda apparecchiatura.
I due acceleratori sono finanziati attraverso un doppio canale: l’ex art. 20
della legge n.67/88 e il PNRR, per una spesa complessiva di oltre 3 milioni
di euro.

REDAZIONE

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