Ringalluzzito Netanyahu dalla alleanza di Trump può furoreggiare su Gaza e la Palestina tutta, del resto bisogna prima demolire per poi costruire la “Riviera” del Medio Oriente. C’è un parallelo di intesa, un progetto di interessi comuni tra i due Tycoon, Putin si prenda parte dell’ Ucraina, Trump le terre rare, e Netanyahu l’intera Palestina. Il patrocinio è dello stesso Trump. I diritti ad esistere dei popoli sono cancellati. È tutta questione di muscolatura e di armi. A queste sta pensando l’Europa, ma le manca la tempra, del resto la sua vocazione illuminista che ne ha caratterizzato il viatico si scontra con il bellicismo di questi ultimi anni. Ogni Stato, anzi ogni partito, decide in proprio. In Europa si è come nell’Italia di Dante: “Nave senza nocchiero in gran tempesta”. Chi ne approfitta è il Tycoon che dal giorno del suo insediamento detta dazi, penalizzando gli ex-alleati europei e non, destabilizzando le economie e i diritti dei popoli. Oggi, per la tregua in Ucraina, chissà quale sarà il prezzo da pagare, l’ avrà svenduta senza scrupoli al suo ritrovato amico e alleato. Del resto con questa Europa compromessa e politicamente fragile non pare esserci altra possibilità di accordo. Con la presidenza von der Leyen infatti nessuna parola potrà essere spesa.
Dott. Paolo Caruso