Le forze produttive del paese, fonti inesauribili di tangenti, impegnate da anni a sollecitare approvazioni di progetti e realizzazioni di opere faraoniche costosissime e spesso socialmente inutili, hanno finalmente trovato la chiave di volta per l’attuazione del TAV Torino Lione, una rete ferroviaria progettata circa trent’anni fa che nessun governo ha voluto in questo lungo periodo di tempo mai concretamente definire, da percorrere con un treno ad alta velocità adibito al trasporto merci tra paesi con scambi commerciali sempre più ridotti.
Ecco l’opera strategica che tanto infiamma il sistema politico nazionale e i soliti noti imprenditori!!! Il tutto apprezzato e amplificato dai media sempre al servizio del potere (a quando la riforma dell’editoria?).
I mezzi di comunicazione, invece di dare una obiettiva e corretta informazione sulle condizioni di estremo disagio di intere popolazioni del mezzogiorno d’Italia, per la mancanza di infrastrutture, e per la precarietà dei collegamenti stradali e ferroviari, che ne condizionano pesantemente anche lo sviluppo economico, omettono colpevolmente le priorità e le necessità delle opere da attuare, in un paese tra l’altro sempre più diviso e con un meridione in costante arretramento e sottosviluppo.
Basta guardare la realtà che ci circonda e appare evidente che la concessione delle olimpiadi invernali a Milano e Cortina, il progetto TAV e l’autonomia fiscale delle regioni Lombardia e Veneto rappresentano sicuro motivo di grandi interessi economici che avranno ulteriori ricadute negative su tutto il resto del paese, meridione in primis.
Paolo Caruso (Palermo)