Postato in data 27 Gennaio 2025 Da In Eventi

SMEMORANDUM (giornata della Memoria)

La storia è maestra di vita, purtroppo sono gli allievi i cattivi interlocutori. La ricorrenza del 27 gennaio, il giorno della Memoria, il giorno del ricordo di ottantanni fa, per non dimenticare quel 27 gennaio 1945 quando l’Armata Rossa sfondò i cancelli di Auschwitz e Birkenau avrebbe dovuto infatti far ravvedere l’umanità a rifiutare qualsiasi forma di violenza, ma……. invano. La scena vista, la criminalità dell’uomo, fu tutta da raccontare al mondo intero. Scheletri ambulanti, veri zombi, gli abitanti che vagavano in quell’inferno, la cui aria era ancora ammorbata di sangue.

Ciocche di capelli ammassate nel tempo, mucchi di scarpe di ogni misura, montature di occhiali di forme diverse, vestiti, valige e borse in quantità industriali, furono le tracce del passaggio dei tanti “dannati” che affollarono quello che fu definito il più grande cimitero del mondo senza corpi. Corpi inceneriti dai forni crematori. Oggi, in un mondo sempre più soffocato dalla violenza, dalle guerre, dove il capovolgimento della storia fa si che i figli della “Stella di David” venuti fuori dall’inferno di Auschwitz sono diventati gli aguzzini sterminatori del popolo palestinese, nel silenzio più totale delle coscienze, si tornano a ripetere gli orrori del passato.

Israele a Gaza, la Russia in Ucraina, i Talebani in Afghanistan, gli Ayatollà in Iran, e chissà quanti altri dittatori in tante altre parti del mondo perpetuano gli stessi misfatti dei nazisti ad Auschwitz. L’Uomo spesso dimentica ma la sua disumanità si ritorce nel tempo contro se stesso. Quante sono le ferite ancora da cicatrizzare? “Homo homini lupus”, l’uomo è un lupo per l’altro uomo, una frase di Plauto che trova riscontro ancora oggi in certa ideologia contemporanea.

L’orrore che si prova ad Auschwitz/Birkenau, la sensazione viscida di una umanità completamente alla deriva, l’oscurità delle coscienze, fanno si che riappaiono ai nostri occhi i fantasmi del passato che tendono a confondersi con quelli dei nostri giorni. Orrori simili a quelli, che si era affermato non accadessero “MAI PIU’ ” e invece….. Cosa dunque commemorare? Se tutto è ancora tragicamente attuale. Una nefandezza della storia dell’uomo che ancora oggi si ripete. Il peggior sordo del resto è quello che non vuole sentire. Comunque, “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perchè ciò che è accaduto può ritornare” (Primo Levi).

Dott. Paolo Caruso

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