Postato in data 12 Ottobre 2021 Da In Soldi

SECONDO IL FINANCIAL TIMES L’ECONOMIA ITALIANA HA IL VENTO IN POPPA

Focus del giornale britannico sull’eccezionale crescita del nostro Paese negli ultimi mesi. Merito della campagna vaccinale, ma non solo

L’Italia, il primo paese europeo colpito dalla pandemia, sta ora cambiando marcia nel percorso di ripresa dopo un ampio programma di vaccinazione, e grazie ai robusti investimenti e alle esportazioni in espansione. Lo rileva il Financial Times, in un’analisi ad hoc sul nostro Paese, ricordando come le stime del Pil del Belpaese sono del 6% quest’anno, in linea con l’Ocse e le previsioni private internazionali, e molto più forte del 4,5% previsto in aprile.

L’autorevole testata britannica sottolinea che, come rilevato da Consensus Economics, “la crescita economica dell’Italia ha avuto il più grande rialzo di qualsiasi altro Paese del G7 negli ultimi cinque mesi“. E citando le analisi degli economisti, sostiene che la nostra economia viaggia al momento “col vento in poppa”.

In posizione favorevole per le riforme

Per Ft, “si tratta di un cambiamento marcato per un paese che ha sofferto anni di stagnazione economica, trascinando gli standard di vita al di sotto della media UE”. Gli economisti sperano che possa essere un trampolino di lancio “per cambiamenti più duraturi, grazie ad un ambizioso programma di riforme finanziate dall’Ue”.

Riportando le parole di Laurence Boone, capo economista dell’Ocse, “per la prima volta in molti decenni, l’Italia è in una posizione favorevole“. Boone ha inoltre sottolineato che l’Italia sta iniziando ad affrontare i ben noti freni alla crescita, come un sistema di giustizia civile antiquato e la pubblica amministrazione e le sue inefficaci leggi sulla concorrenza.

“L’Italia oggi è nella posizione di resettare la sua economia”, ha aggiunto Boone. Il Ft ricorda come Draghi, l’ex presidente della Banca Centrale Europea, abbia attribuito gran parte del miglioramento delle prospettive di quest’anno alla campagna di vaccinazione del suo governo. La percentuale di persone completamente vaccinate in Italia è la seconda più grande tra i paesi del G7, grazie anche all’istituzione del green pass obbligatorio per la maggior parte dei lavoratori e l’accesso alla maggior parte dei luoghi pubblici.

Stime di crescita eccezionali

Nicola Nobile, economista di Oxford Economics, si aspetta che l’economia italiana cresca di circa il 2,5% nel terzo trimestre, dopo un rimbalzo superiore alle aspettative del 2,7% nel trimestre precedente. Ricordando anche le parole di Emma Marcegaglia, presidente del B20 international business summit, gli investimenti sono “in pieno boom”, grazie agli incentivi sostenuti dal governo per il miglioramento dell’efficienza energetica e l’acquisto di macchinari e attrezzature, così come una maggiore fiducia degli investitori nel governo di Draghi dopo anni di instabilità politica.

Molte aziende hanno anche intensificato gli investimenti digitali per adattarsi alla pandemia – aiutando l’Italia, che è rimasta indietro rispetto agli altri paesi dell’UE nella preparazione all’e-commerce, a recuperare terreno. Gli investimenti italiani sono stati del 5% superiori ai livelli pre-pandemia nel secondo trimestre, più forti di una contrazione marginale in Germania e di un calo del 4,5% nel Regno Unito.

Anche le esportazioni stanno sostenendo il rimbalzo post-pandemia, con l’Italia meno colpita di alcuni paesi dall’interruzione della catena di approvvigionamento grazie alla minore dipendenza dalle importazioni di semiconduttori. Nei primi sette mesi dell’anno, il valore delle esportazioni italiane di beni è aumentato del 4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019, meglio della stagnazione della Germania e della contrazione della Francia. E in questa direzione, scrive il Ft riportando le affermazioni di Marcegaglia, “i produttori si sono dimostrati agili nell’adattarsi ai cambiamenti delle restrizioni nazionali e internazionali”.

La transizione verde e digitale potrebbe continuare ad un ritmo molto più veloce se l’Italia otterrà i 205 miliardi di euro dal piano di ripresa “Next Generation” dell’UE che è stato promesso se le riforme e gli obiettivi chiave saranno raggiunti. “Questo è di gran lunga il più grande impegno dell’UE verso uno stato membro e sarebbe il più grande pacchetto di sostegno dell’Italia dai tempi del piano Marshall dopo la seconda guerra mondiale”.

L’ottimismo del governo

L’Ocse inoltre, ricorda il Ft, si aspetta che la produzione economica dell’Italia ritorni ai livelli pre-pandemia entro l’inizio del 2022, più velocemente che nelle stime precedenti e molto più velocemente della ripresa nelle recessioni precedenti – anche se più tardi che nella maggior parte delle economie avanzate.

“Il governo italiano è certamente ottimista”, sottolinea il Ft. “Per quanto buona possa sembrare tutta questa modernizzazione, il sistema politico frammentato dell’Italia ha spesso significato che le riforme iniziate da un governo vengono invertite o abbandonate da quello successivo”, ha detto Nick Andrews, economista della società di ricerca sugli investimenti Gavekal Research.

Nel frattempo, ci sono preoccupazioni a breve termine. L’Italia è già preoccupata per l’impennata dei prezzi dell’energia in Europa e spenderà 4 miliardi di euro per cercare di bilanciare il rialzo delle bollette. Per il Ft, “una crisi prolungata potrebbe ridurre il ritmo della ripresa. L’indebolimento della domanda a seguito di una prolungata interruzione della catena di approvvigionamento e il rallentamento della crescita economica cinese creano ulteriori venti contrari per il paese e per l’economia globale”.

Ma l’ottimismo delle imprese e dei consumatori italiani rimane ai massimi da quasi un decennio. Naturalmente, rileva sempre il Ft citando alcuni economisti, bisogna essere cauti e continuare a monitorare fattori critici come il costo delle materie prime e dei trasporti.

di Redazione  (Fonte AGI)

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