Il primo argomento che tratteremo oggi grazie alla disponibilità del Dott. Rocco Totaro, riguarda una malattia neurodegenerativa in aumento negli ultimi anni: la sclerosi multipla. Avremo modo di comprenderne i contorni, le sue particolarità, le sue cause, come può essere diagnosticata e come si convive con la Sclerosi multipla. Sarà interessante capire quali sono le terapie per questa patologia ma soprattutto come la scienza nel prossimo futuro possa offrire un po’ di speranza per le tantissime persone che ne sono affette e per i loro familiari. Diversi saranno gli argomenti che affronteremo in questi appuntamenti a cadenza quindicinale in una rubrica denominata Pillole di neurologia, un’opportunità di sicuro interesse per i nostri lettori!
Dottor Totaro, di preciso che cosa è la Sclerosi multipla?
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa cronica del sistema nervoso centrale che colpisce il cervello ed il midollo spinale. È una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca la mielina, il rivestimento delle fibre nervose, o direttamente il neurone causando infiammazione o degenerazione.
Quanto è diffusa la malattia? Si sente sempre più spesso di persone con sclerosi multipla
In confronto ad altre malattie neurologiche, la sclerosi multipla non è molto frequente anche se negli ultimi anni è stato registrato un notevole aumento della malattia. Attualmente in Italia ci sono circa 130.000 persone affette da questa patologia. Nella nostra provincia il tasso di prevalenza è molto alto ed all’ultima rilevazione del dicembre 2022 sono stati registrati circa 800 pazienti con un tasso di prevalenza di 277 casi per 100.000 abitanti. Come dicevo prima, il numero di pazienti è andato progressivamente aumentando nel tempo. Basti pensare che ad una rilevazione del 1996 le persone affette erano 156. La malattia colpisce in maniera preferenziale le donne come generalmente accade per tutte le malattie autoimmuni. Le donne ammalano più del doppo degli uomini.
Esiste una causa per la malattia?
Non sappiamo ancora quale sia la causa della sclerosi multipla. Sicuramente esiste una predisposizione del sistema immunitario su base individuale su cui va ad agire una causa esterna che innesca la malattia. Chiariamo che la malattia non è ereditaria, i figli di persone affette hanno solamente un piccolo rischio in più di contrarre la malattia. Sappiamo ancora poco anche sulle cause esterne che possono innescare la malattia. Nel corso degli ultimi decenni sono stati considerati fattori ambientali o infettivi come la carenza di vitamina D o l’infezione del virus di Epstein-Barr.
Come fa una persona a capire che ha la malattia? Come si fa la diagnosi?
Non è sempre facile capire quali sintomi sono associati alla sclerosi multipla. Tipicamente la malattia può iniziare con un disturbo subacuto di perdita di forza o di sensibilità ad uno o più arti, disturbo del visus, disturbo della coordinazione o dell’equilibrio. Ma può anche iniziare con disturbi meno importanti o più subdoli ed in questo caso indirizzare la persona dal neurologo può essere più complicato. Poiché la malattia insorge in età giovane-adulta, l’occorrenza di un disturbo neurologico in questa fascia di età deve porre il sospetto di eseguire una diagnosi differenziale per sclerosi multipla. Non esiste un singolo esame che fa fare diagnosi di sclerosi multipla. Occorre mettere insieme le informazioni sul disturbo clinico presentato con i risultati degli esami diagnostici di laboratorio, della risonanza magnetica nucleare, dei potenziali evocati e dell’esame del liquor. La presenza di alterazioni tipiche per la patologia riscontrate a questi esami fa porre la diagnosi di sclerosi multipla. Quindi può essere un percorso non sempre facile, anche se negli ultimi anni, grazie al progredire della ricerca scientifica, la diagnosi viene fatta sempre più precocemente.
Come si convive con la malattia, quali sono le condizioni di vita?
Chiariamo subito che, come per altre malattie croniche dalla sclerosi multipla non si guarisce. L’obbiettivo delle persone affette dalla malattia e dei sanitari sarà quello di mantenere lo stato di salute alla diagnosi o di migliorarlo attraverso terapie mediche, riabilitative o modiche degli stili di vita. Nel corso degli ultimi decenni sono molto cambiate le prospettive di vita. Prima dell’utilizzo dei trattamenti che modificano il decorso della malattia la maggior parte dei pazienti era destinato ad avere una disabilità più o meno importante nel corso della vita. Negli ultimi anni la tendenza si è capovolta e solo una minoranza di persone accumulano una disabilità importante. La maggior parte delle persone che ricevono una diagnosi di sclerosi multipla possono continuare a fare una vita lavorativa, sociale ed affettiva normale.
Quali sono le terapie per la sclerosi multipla?
Anche le terapie disponibili per la sclerosi multipla hanno subito un notevole impulso negli ultimi decenni. Il primo farmaco specifico per la malattia è stato autorizzato nel 1996. Da allora sono stati autorizzati molti altri farmaci ed attualmente sono disponili circa una quindicina di molecole con meccanismo d’azione anche molto diversi. Aldilà del trattamento che può essere prescritto in maniera quasi “sartoriale” in ogni persona la cosa importante è che deve essere prescritto il prima possibile al momento della diagnosi. Tutte le ricerche cliniche riportano un dato importante: le terapie a disposizione sono molto più efficaci nelle fasi iniziali della malattia e quindi in grado di bloccare o ridurre la progressione della disabilità. Inoltre, le terapie ad elevata efficacia hanno dimostrato di ridurre in modo significativo la progressione della disabilità e di conseguenza devono essere utilizzate in maniera precoce.
Si sente parlare di ricerche innovative, cosa c’è all’orizzonte?
La ricerca scientifica non si ferma mai e sempre nuovi farmaci vengono sperimentati e poi messi in commercio. Per quando riguarda la sclerosi multipla nel prossimo futuro c’è da aspettarsi terapie che possono incidere anche sulla neurodegenerazione e non solo sulla fase infiammatoria.
FONTE: GIOVANNI CHILANTE