Si è concluso il corso organizzato dall’ASP di Ragusa, col patrocinio dell’associazione SOS Linfedema, rivolto a 40 dipendenti aziendali, tra fisiatri e fisioterapisti, con l’obiettivo sviluppare le competenze e le conoscenze teoriche e pratiche utili a migliorare i setting assistenziali a favore dei pazienti affetti da linfedema primario e secondario. L’iniziativa è stata promossa dal Direttore del Dipartimento Geriatrico-Riabilitativo, Sara Lanza. “Il linfedema è una condizione patologica connotata da un eccessivo e anomalo accumulo di liquido linfatico in diversi distretti corporei – dice la dottoressa Lanza -. Colpisce circa 300 milioni di persone nel mondo, sia uomini che donne, anche in età evolutiva”.
Quello primario si sviluppa su base congenita, dipende cioè da una malformazione o un malfunzionamento dei vasi linfatici o dei linfonodi; quello secondario, che si sviluppa soprattutto nei pazienti oncologici, deriva invece da un’obliterazione anatomica come conseguenza di una resezione chirurgica (ad esempio il trattamento del carcinoma mammario o la dissezione linfonodale ascellare). “Il corso di formazione – prosegue la dottoressa Lanza – voleva fornire gli strumenti necessari ad affrontare questa problematica attraverso una gestione multidisciplinare. Si è spaziato dalla valutazione clinica e strumentale alle proposte terapeutiche, sia strumentali che manuali, per concludere con la tecnica di bendaggio e il confezionamento dei tutori. Ringrazio per questa opportunità il Commissario Straordinario dell’ASP, dott. Giuseppe Drago, e il presidente dell’associazione SOS Linfedema, Franco Forestiere”.
“E’ già attivo – conclude la dottoressa Lanza – un ambulatorio specialistico di linfologia presso il P.O. “Regina Margherita” di Comiso, nel quale si eseguono le valutazioni delle persone affette da linfedema e si definisce il percorso riabilitativo più appropriato. A questo ambulatorio si accede tramite prenotazione CUP di “visita fisiatrica per linfedema”. L’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere è la realizzazione di più postazioni formate nel trattamento del linfedema e collegate in rete per poter ampliare l’offerta riabilitativa”.
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FOTO: Dott. Lanza