Postato in data 28 Marzo 2020 Da In Città

PATTO DI SOLIDARIETÀ DIFFUSA TRA COMUNE E DIOCESI DI RAGUSA

Un aiuto immediato e concreto alle persone e ai nuclei familiari
rimasti senza reddito, ammortizzatori sociali o che vivono situazione di particolare difficoltà

Comune e Diocesi di Ragusa lavoreranno insieme per alleviare il disagio dei nuclei familiari in condizioni economiche più precarie. Il sindaco, Giuseppe Cassì, e il vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, hanno siglato un “Patto di solidarietà diffusa” con il quale allargano il raggio dei già consolidati circuiti assistenziali offrendo risposte immediate e concrete anche a tutte quelle persone non abitualmente seguite dai Servizi sociali o dalle associazioni di volontariato, come lavoratori occasionali attualmente privi di reddito e che non beneficiano di ammortizzatori sociali, anziani in difficoltà, soggetti immunodepressi o particolarmente a rischio e per questo costretti all’isolamento.

Nasce così una rete alla quale possono anche aderire aziende, associazioni, privati cittadini che intendano offrire beni di prima necessità o servizi assistenziali e di volontariato. Ragusa spera in questo modo di essere all’altezza del suo tradizionale livello di solidarietà anche davanti all’emergenza imposta dalla diffusione del virus Covid-19, mostrando un’attenzione particolare a quanti la vivono con maggiore sofferenza.

Il “Patto” sottoscritto assegna al Comune il compito di coordinare gli interventi attraverso la “cabina di regia” dei Servizi sociali del Comune; la Diocesi, che potrà contare anche sulla collaudata organizzazione della Caritas, ricevute le segnalazioni del Comune, si attiverà con tempestività per soddisfare i bisogni segnalati, seguendo le indicazioni dei Servizi sociali. Sarà sempre la Diocesi a coordinare la disponibilità di aziende, associazioni e privati che vogliano offrire beni di prima necessità quali generi alimentari, prodotti per l’infanzia, prodotti per la pulizia e l’igiene personale, dispositivi sanitari di sicurezza (guanti, mascherine, tute, disinfettanti), dispositivi per il contrasto alla povertà educativa (computer, tablet, smartphone) e a raccogliere la disponibilità a svolgere servizi di volontariato e consegne a domicilio, tutelando sempre la sicurezza e la salute degli operatori e dei volontari.

Il Comune, dal canto suo, attraverso i Servizi sociali, continuerà a seguire le persone e i nuclei familiari generalmente inseriti nella sua attività ordinaria, riservandosi di segnalare alla Diocesi casi complessi o di particolare urgenza.

Il “Patto di solidarietà diffusa” ha la durata di tre mesi e potrà essere rinnovato, qualora le esigenze lo richiedessero. Il Comune si è riservato di assegnare alla Diocesi un contributo, rapportato all’entità degli interventi di assistenza attuati e dopo una specifica rendicontazione.

«La convenzione – spiega il direttore della Caritas diocesana Domenico Leggio – nasce da una richiesta di collaborazione pervenutaci dal Comune di Ragusa per far fronte all’attuale emergenza. Per la Diocesi è un bel riconoscimento di quanto realizza, anche attraverso la Caritas, nel territorio a favore delle persone in situazioni di disagio che oggi sono cresciute esponenzialmente. È stata riconosciuta la nostra capacità di organizzare un sistema du aiuti, anche con strumenti informatizzati, in emergenza.

Per noi – aggiunge il direttore della Caritas – la risposta alle emergenze è infatti quotidiana ed è divenuta organizzazione e metodologia. Già da fine febbraio gestiamo con i nostri servizi anche questa emergenza. La Diocesi non poteva quindi che essere disponibile e collaborativa alla richiesta del Comune di Ragusa. Ovviamente stiamo già procedendo a prendere contatti con tutte le amministrazioni del territorio della nostra Diocesi. In questo momento la Diocesi anche attraverso la rete delle parrocchie continua comunque ad essere vicina alle persone».

 

la Redazione

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