Oggi più che mai si assiste alla mercificazione della Informazione e ai modi con cui questa viene ad influenzare la condotta dei cittadini. L’ autenticità dell’ informazione ha rappresentato e rappresenta da sempre le fondamenta del vivere democratico di un Paese, ma purtroppo in Italia la destra meloniana cerca di limitare ancor di più gli spazi di libertà, sottomettendo il sistema mediatico a esclusive logiche di Potere. Molti pseudo giornalisti hanno tradito il loro compito di custodi morali del libero pensiero, e si arrabattano a manipolare la verità inseguendo con mezzi e mezzucci i desiderata del Potere a beneficio anche del proprio interesse personale (carriera e notorietà).
Sorte contraria ai giornalisti ritenuti fuori dal coro e non allineati su cui cala spesso la mannaia della cosiddetta “querela temeraria”. L’intolleranza crescente al dissenso da parte della politica e soprattutto dei partiti di governo trova frequentemente riscontro nel mondo dell’informazione. Intolleranza che sempre più presente nei vari dibattiti dei talk show rende la televisione terreno di duro scontro tra fazioni avverse. I titoli dei cosiddetti giornaloni spesso e volentieri tendono a dare risalto con fare ingannevole a notizie che travisano la verità.
Una verità di parte che serve solo a manipolare le coscienze. Del resto si sono persi i valori morali e il rispetto per l’ interlocutore. Oggi addirirttura il giornale “La Verità” del direttore Maurizio Bel Pietro riportava in prima pagina “I dolori della Toga che ha indagato mezzo esecutivo per il caso Almasri” ( il Procuratore Lo Voi) e a caratteri cubitali il titolo ambiguo dell’articolo di Martino Cervo “Il PM furioso col governo perchè gli ha tolto il suo volo di Stato”. Un articolo di una meschinità inaudita che rende conto della professionalità di certo giornalismo. Nella trasmissione “L’Aria che tira” di Parenzo su LA 7 si è assistito al classico arrampicarsi sugli specchi da parte dell’autore dell’articolo, Martino Cervo. Uno dei tanti titoli di giornalismo nostrano più adeguato allo strillare dei giornalai del passato.
Episodi incresciosi, fake news che si ripetono con frequenza e caratterizzano oggi l’operato servile dei mass media italiani. Il “Tempo”, ” Il Giornale”, “Libero”, “La Verità”, giornali di informazione mainstream il cui unico e vero padrone è l’editoria asservita a certo Potere politico. Una voce polifonica di questi giornali che riesce ad esprimersi in una unica e assoluta sintonia con i dettami di questa destra di governo. Del resto se sei servo non riuscirai mai a spaziare nel campo della libertà d’opinione e cadrai ripetutamente nella sfera della arroganza e della menzogna.
Dott. Paolo Caruso