Postato in data 21 Settembre 2021 Da In News

LA PRIMA EDIZIONE DI “RAGUSA DIETRO IL SIPARIO”

Una rassegna di talk, workshop, concerti e performance per rendere omaggio al grande scenografo inglese del Novecento Edward Gordon Craig

 Il Teatro Donnafugata di Ragusa, tra i più piccoli d’Europa con appena 100 posti a sedere, rende omaggio dall’1 al 10 ottobre al grande Edward Gordon Craig, l’attore e scenografo inglese, vissuto tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento, considerato il precursore del teatro contemporaneo. Il progetto, finanziato dal Ministero dei Beni Culturali nell’ambito del FUS – Progetti Speciali della Direzione Spettacoli dal vivo, si intitola “Ragusa dietro il Sipario. Festival dei mestieri dell’arte” ed arriva a 100 anni dalla pubblicazione dell’articolo Puppets and Poets / Marionette e poeti scritto da Craig nel febbraio 1921.

Un festival diffuso lungo strade, piazze e luoghi inediti di Ragusa Ibla organizzato dall’associazione Donnafugata 2000 che gestisce il piccolo teatro di Ragusa e dall’associazione MeNO – Memorie e Nuove opere, fondata da Roberto Albergoni come spin off di Manifesta 12 (Palermo, 2018), operativa nella produzione artistica e culturale e nell’alta formazione di figure professionali nelle arti dello spettacolo. La direzione artistica è di Vicky e Costanza Di Quattro, curatrici del piccolo teatro con la consulenza di Andrea Cusumano, artista, accademico e curatore di nazionalità italiana e britannica. Scopo: accendere i riflettori sui mestieri dell’arte teatrale attraverso mostre, laboratori, performance, talk aperti al pubblico oltre che agli addetti ai lavori. E con un ospite d’eccezione: il regista teatrale Harvey Grossman, assistente di Craig fin dall’età di 18 anni.

«Dopo un 2020 così difficile per via della pandemia – dice Vicky Di Quattro che dal 2010 insieme alla sorella Costanza cura la direzione artistica del teatro Donnafugata – sentivamo la necessità di ridare centralità al mondo e ai mestieri del teatro. Dar vita a un “laboratorio teatrale aperto” come quello postulato 100 anni fa da Craig ci sembrava il modo migliore per farlo. Ragusa con i suoi vicoli, i sagrati delle sue chiese, i suoi antichi palazzi è la cornice perfetta per creare nuove connessioni tra i protagonisti di questo mondo e per mostrare al pubblico i vari mestieri che concorrono all’unicità di ogni rappresentazione. Per la prima volta, sarà il momento creativo stesso a farsi spettacolo.»

«L’associazione MeNO – dice Roberto Albergoni, già direttore generale della Fondazione Manifesta 12 Palermo – è nata per promuovere la connessione tra il Patrimonio Culturale materiale e immateriale e le nuove forme di produzione artistica contemporanea e fare sempre più di Palermo e della Sicilia un crocevia di esperienze nazionali e internazionali. Il tema della partecipazione, dello scambio e della co-creazione in campo teatrale non è ancora pienamente esplorato. Con questo festival le attività stesse di pre-produzione dello spettacolo dal vivo diventano momento di spettacolo, nel quale il pubblico è coinvolto da spettatore e da partecipante e nel quale anche le maestranze, a confronto con artisti e personalità di rilievo internazionale, diventano protagoniste.»

I monumenti e gli angoli della città che ospiteranno per la prima volta mostre, laboratori e spettacoli, sono stati scelti in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’evento si configurerà come un percorso green da scoprire a piedi o in bicicletta per offrire uno sguardo nuovo anche su Ragusa lungo le scalinate che conducono fino ad Ibla.

Il programma coinvolgerà, insieme a Grossman, alcune istituzioni nazionali di primo piano del settore come L’Accademia Teatro alla Scala di Milano ospitando alcuni professionisti specializzati nella realizzazione del trucco teatrale e delle acconciature degli artisti; e la Scuola di Alta Formazione Teatro Classico INDA con i professionisti di sartoria teatrale e scenografia. Tra i protagonisti di questa prima edizione del festival, anche personalità e formazioni di primo piano come l’attore, trasformista e illusionista Arturo Brachetti; lo scenografo Simone Valsecchi, costumista per numerose produzioni al Piccolo Teatro di Milano e per  film indipendenti con i registi Ronconi e Greenaway; l’autore, regista e compositore Marco Savatteri con La Casa del Musical, importante realtà di formazione e produzione in Sicilia in questo campo e tra le poche in Italia; e i musicisti di Tavola Tonda, scuola di musica e danze popolari di repertorio tradizionale europeo, del Sud Italia e dell’Africa. E ancora: il violinista di fama internazionale Giovan Andrea Zanon, accompagnato al pianoforte da Giacomo Menegardi, Paolo Gavazzeni, direttore artistico del canale televisivo Classica HD e Enrico Giurdanella con il brevetto del letto sonoro che suona attraverso il corpo del visitatore che vi si adagia. In programma anche mostra ART – Art Rethinks Transformation che consentirà ai visitatori di toccare con mano le potenzialità della realtà aumentata attraverso una collettiva virtuale diffusa, accessibile col proprio smartphone. E il “Teatro a Pedali” della compagnia Mulino ad Arte: bici al posto delle poltrone e luci ed audio alimentati dalle pedalate degli spettatori. Info e prenotazioni su www.teatrodonnafugata.it e www.associazionemeno.org

Ragusa dietro il sipario. Festival dei mestieri dell’arte è organizzato dall’Associazione culturale Donnafugata 2000 e dall’Associazione MeNO – Memorie e Nuove opere. Il progetto è finanziato dal Ministero dei Beni Culturali nell’ambito del FUS – Progetti Speciali della Direzione Spettacoli dal vivo. Sono partner del Festival: la Regione Siciliana – Assessorato Sport, Turismo e Spettacoli e il Comune di Ragusa. Main sponsor: Banca Agricola Popolare di Ragusa e Randstad. Sponsor tecnici: Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa, Prima Classe e San Bartolomeo Sistemi Culturali.

 

Le location

Teatro Donnafugata | Ragusa Ibla. È l’unico teatro del quartiere barocco. È tornato alla vita 17 anni fa dopo un lungo restauro: un piccolo gioiello di architettura e acustica risalente all’Ottocento, insignito nel 2006 del prestigioso premio Eurispes “Le cento eccellenze italiane”.

Latomie di Cava Gonfalone | Ragusa. Suggestivo esempio di archeologia industriale apre le porte di una Ragusa sotterranea, in un intreccio di geometrici corridoi e di ampie grotte. Portali giganti fanno da spartiacque tra il verde rigoglioso e incontaminato della vallata e il bianco lucente della pietra calcarea.

Androne di Palazzo Arezzo di Donnafugata | Ragusa Ibla. Storico palazzo nobiliare che è situato nel cuore dell’antico quartiere barocco. Apre i suoi spazi per accogliere iniziative culturali e di promozione del territorio.

Chiesa di San Bartolomeo | Ragusa Ibla. Esempio di rigenerazione urbana e sociale. La chiesa accoglie l’associazione San Bartolomeo – Sistemi Culturali che è animata da giovani laboriosi e creativi pronti a valorizzare le bellezze del territorio e le sue eccellenze.
Edificata all’inizio del XVI secolo, la chiesa è citata per la prima volta nel Registro dei Riveli del 1567. A questo sito è legata un’antica tradizione: si pensa che un tempo, nello stesso posto, sorgesse il tempio di Ercole Melqart.

Scalinata | Ragusa. Una scala come una strada. È la lunga scalinata che collega Iusu a Susu, ovvero Ragusa Ibla a Ragusa superiore. Panorama mozzafiato e una visuale famosissima in tv per la fiction di Montalbano.

Giardini Iblei | Ragusa Ibla. Lo storico giardino di Ragusa Ibla con i suoi viali alberati, lo spazio per la musica, le vasche. Una rigenerante passeggiata verde per prendersi il proprio tempo ammirando la vallata sottostante.

Ex Distretto Militare – Università | Ragusa Ibla. Sede di alcune strutture del Consorzio Universitario Ibleo è il sito in cui sorgeva l’antico castello di Ragusa. I ruderi furono demoliti per dar spazio al distretto militare poi riconvertito in un ampio spazio dedicato alla formazione.

DI REDAZIONE

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