“Enea profugus da Oriente ad Occidente verso una nuova patria” il tema della serata.
Sarà dedicato all’attore modicano Giorgio Sparacino, recentemente scomparso il VII appuntamento del Caffè Letterario Quasimodo di Modica, che si terrà l’11 gennaio, alle ore 17,30, nell’Auditorium del Palazzo della Cultura, e che sarà incentrato sull’Eneide di Virgilio. “Enea profugus da Oriente a Occidente verso una nuova patria”, che vedrà, dopo una introduzione del Presidente del Caffè Quasimodo, un intervento di Michele Armenia, docente di lettere nel Liceo Classico di Modica in tandem con l’attore Alessandro Sparacino, Direttore della compagnia “Piccolo palcoscenico” di Modica, il quale interpreterà alcuni brani dell’opera virgiliana inerenti al tema.
“Apriamo il 2020 – afferma Domenico Pisana – con un appuntamento sul mondo classico nel ricordo dell’attore Giorgio Sparacino, della cui collaborazione e professionalità artistica il Caffè Quasimodo si è avvalso a partire dal 2005, tant’è che Sparacino, quasi puntualmente nel primo appuntamento di gennaio, ha interpretato tutti i grandi della Letteratura: a partire da Omero con l’Iliade e l’Odissea, per passare a Dante, Petrarca, Boccaccio, Manzoni, Leopardi, Shakespeare, Bauldelaire, Quasimodo, Montale e Ungaretti, Pavese, Saba, e tanti altri.
Il prossimo 11 gennaio proponiamo l’Eneide di Virgilio, e abbiamo voluto affidare proprio al figlio di Sparacino, Alessandro, che ringrazio per la sua disponibilità , il compito di proseguire in questa tradizione con la lettura di testi dell’Eneide. Certamente l’Eneide, come l’Odissea e l’Iliade, è un classico, è un testo, è un capolavoro che è tale proprio perché sa suscitare delle domande, sa offrire degli stimoli che ci permettono di capire meglio anche il mondo in cui viviamo e le inquietudini dell’uomo di ogni tempo.
E sotto questo aspetto – prosegue Pisana – sono d’accordo con Virginia Lima quando a dice che l’Eneide non è solo il poema nazionalista del mondo romano, ma è riconoscibile come poema fondante l’Europa o meglio il modello sociale, prima che modello economico, che l’Unione Europea vorrebbe o, meglio, dovrebbe incarnare. Il messaggio europeistico venne compreso da una personalità eccellente come quella del poeta Eliot, il quale in occasione della conferenza del 1944 alla Virgil Society sostenne che Virgilio è il ‘nostro classico, il classico di tutta l’Europa’”.
Come sempre l’incontro sarà caratterizzato da intermezzi musicali al pianoforte, a cura del M° Sergio Carrubba. Una serata che sarà un vero tuffo nel mondo della classicità.
di Redazione