Postato in data 23 Agosto 2025 Da In Eventi

L’ ARROGANZA DEL POTERE E L’ IDIOSINCRASIA DI GIORGIA NEI CONFRONTI DELLA LIBERA STAMPA

Un fuori onda in un contesto pubblico che riesce a radiografare perfettamente il pensiero che nutre la Premier Meloni nei confronti della Stampa in generale, e pone quindi seri dubbi sulla sua idea di libertà. L’ occasione si è presentata alla Casa Bianca a Washington durante il recente vertice per la pace in Ucraina in cui la Premier Giorgia Meloni confessa candidamente al presidente USA Donald Trump: “Io non voglio mai parlare con la Stampa italiana. Aggiungerei “specialmente con quella libera da condizionamenti di potere”. Più tardi, durante la conferenza stampa, la Presidente del Consiglio italiana ha ribadito la sua idiosincrasia:  “Ragazzi volete prendere qualche domanda?”, le chiede Trump. “Penso sia meglio di no”, risponde Meloni, “siamo troppi e andremmo per le lunghe”. Questo atteggiamento irrispettoso non solo ha fatto insorgere le associazioni dei giornalisti come la Federazione nazionale italiana della Stampa ma ci dà ulteriore prova di una deriva più grande che riguarda la libertà di Stampa e di Informazione nel nostro Paese. Il problema non sono solo le solite faccette da “caciottara”, il volto scocciato e gli occhi bovini ruotati verso alto della Meloni di fronte ai giornalisti a dimostrare la sua insofferenza, ma anche la sua tendenza, e quella dei politici italiani in generale, ampiamente testimoniata dai dati, a ricorrere sempre più spesso a forme di intimidazione e minacce come le SLAPP, ovvero le querele temerarie mosse con il solo scopo di zittire le voci critiche. Non solo giornalisti, quindi, ma anche personaggi appartenenti al mondo della cultura, oppure whistleblower, che segnalano corruzione e illegalità sul posto di lavoro. Secondo il report di CASE 2023, la Coalizione europea anti SLAPP di cui facciamo parte, l’Italia ha registrato nel 2023 il numero più alto di querele temerarie in Europa, delle quali la maggior parte sono state intentate contro giornalisti o testate. I temi infuocati toccati erano i casi di corruzione o le azioni poco trasparenti di certi politici. Dati che confermano quanto sia urgente proteggere chi esercita il diritto di informare, trasponendo la direttiva europea contro le SLAPP e riformando anche la legislazione nazionale sulla diffamazione. L’ otto agosto è entrato in vigore l’ European media Freedom Act cioè una norma che impone ai Paesi membri di non interferire sulla libertà di Stampa e introduce limiti all’ uso di spyware contro i giornalisti. La democratura meloniana instaurata nel nostro Paese sulle orme di quella ungherese di Orban certo non depone bene per la libertà d’informazione che risulta sempre più controllata dagli organi di governo. Scriveva Calamandrei che ” La libertà è come l’ aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”. Allora cominciamo innanzitutto a difendere la nostra Costituzione.
Dott. Paolo Caruso

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