ISTANZA INTEGRALE:
Onorevole,
premesso che l’elenco delle emergenze in Italia è lunghissimo ma in particolare: • chiuse oltre 390.000 imprese solo nel 2020, 1,13 milioni in cerca di lavoro da più di un anno, 5 milioni in condizioni di povertà assoluta, 156.357 morti per la pandemia al 10 marzo 2022, un dissesto idrogeologico che riguarda quasi il 94% dei comuni per il rischio frane, erosione costiera e alluvioni;
• in gennaio 2022, conflitto in Ucraina, invece di rimanere neutrali e promuovere la pace il Governo, il Governo ha dichiarato lo Stato di Emergenza fino a dicembre (nel mondo sono documentate oltre 100 guerre, senza contare le nazioni dove i diritti delle donne sono calpestati e/o dove i giornalisti sono incarcerati e non abbiamo e mai un governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza), decretando sanzioni verso la Russia (nostro importante partner commerciale) e utilizzando risorse pubbliche per acquistare e inviare armi in Ucraina invece di sostenere la nostra economia;
• l’attuale costo dei carburanti è arrivato a livelli insostenibili come documentato nell’articolo “10 Marzo 2022, Caro Benzina, sale la protesta.” qui riprodotto; • le accise sul costo carburanti sono arrivate a gravare per il 60% del costo di un rifornimento e mai abbiamo visto un rendiconto su detti introiti. Infatti, l’Iva su benzina e diesel è del 22% mentre le 18 accise sui carburanti (nel 1995 furono inglobate in un’unica imposta indifferenziata) solo nel 2021 hanno prelevato da chi si riforniva di carburanti ben 24 miliardi di euro. Una tassazione micidiale che ha colpito e colpisce a prescindere dalla capacità di reddito distruggendo lo sviluppo economico nonché attivando criticità sociali. Al contrario le imposte colpiscono giustamente a fine anno sui guadagni;
• ora è apparsa la notizia che il Governo come soluzione alla crisi economica vuol far spengere le luci e abbassare i termosifoni, cioè farci vivere in uno stato di guerra invece di agire per far chiarezza a livello mediatico con relazioni dettagliate su quali sono le nostre risorse, quali sono i nostri debiti e con chi li abbiamo, quali sono le spese che possiamo tagliare (cosa tagliare è un elenco è lunghissimo e conosciuto da decenni), di eliminare le tasse prelevando le risorse solo con le imposte di fine anno, cioè tassando giustamente i guadagni; quale nostro rappresentante intervieni per far revocare dal Governo gli STATI DI EMERGENZA, emanando norme per eliminare dal costo dei carburanti le “accise” e l’IVA, proseguendo ne detassare i beni e servizi essenziali quali luce, acqua, gas, salute, assicurazioni.
DI REDAZIONE
FONTE: INSIEME AZIONE – Pier Luigi Ciolli