Postato in data 14 Gennaio 2025 Da In Politica

IPOCRISIA POLITICA E MALASANITA’

I controlli effettuati, dopo le morti sospette, dal Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo e da diversi parlamentari presso altri nosocomi dell’isola, in particolare presso i Pronto Soccorso e alle Aree di Emergenza, hanno evidenziato criticità e disfunzioni di cui le istituzioni e la politica erano già a conoscenza, e che i comuni cittadini pagano quotidianamente sulla propria pelle. Le ispezioni di questi giorni, propagandate con enfasi dagli stessi politici colpevoli dello sfascio sanitario in Sicilia, che scoprono proprio adesso che “il re è nudo”, che gli ospedali sono al collasso e che la gestione delle aziende sanitarie fa acqua da tutte le parti grazie anche alle nomine clientelari e non meritocratiche dei direttori generali in primis, direttori amministrativi e sanitari, hanno il sapore di una ulteriore beffa nei confronti degli operatori sanitari e dei cittadini. Uno sfascio generalizzato di cui sono responsanbili Schifani e il suo governo, ma anche quelli che lo hanno preceduto. Un mea culpa di tutta la politica regionale e anche di quella nazionale che con i finanziamenti sempre più limitati, la riduzione dei posti letto, la mancata ristrutturazione dei vecchi presidi ospedalieri e la chiusura di altri, la riduzione del personale medico e infermieristico legata al mancato avvio dei concorsi e anche alla fuga dei medici, sottopagati nel pubblico, verso il privato o verso Paesi esteri, hanno portato la sanità pubblica progressivamente al collasso di cui ora falsamente ci si rende conto. Pronti Soccorso e Aree di Emergenza ridotti a veri e propri lazzaretti con i corpi sofferenti abbandonati sulle barelle nei corridoi e in qualsiasi spazio usufruibile nella lunga attesa di un dovuto soccorso. Un inferno tra i viventi nella promiscuità più assoluta e con la diversa richiesta di prestazione. Anni e anni di interferenze della politica nella gestione della sanità pubblica, rivolte alla produzione del consenso piuttosto che al miglioramento della risposta Salute nei confronti della collettività, hanno portato il Servizio Sanitario Pubblico sull’orlo del baratro. Oggi per la politica di destra di cui fa parte il Presidente Schifani la Sanità pubblica non è più una priorità e l’ulteriore ridimensionamento finanziario ne è la dimostrazione. Del resto il governo Meloni incrementa ulteriormente le spese militari a discapito della sanità pubblica, schiacciando l’occhio a quella privata. Viste le gravi carenze degli ospedali siciliani, le infinite liste d’attesa, limitando la propria condotta ad atto solo dimostrativo senza consequenziali correttivi strutturali, Schifani prende ancora una volta per i fondelli il popolo siciliano mentre il declino sanitario sarà inarrestabile e il resto sarà solo “fuffa”.

Dott. Paolo Caruso

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