Il Vescovo lancia un nuovo accorato appello «Occorre un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, non possiamo continuare a girarci dall’altra parte»
La tragedia che si è consumata in contrada Alcerito, a Vittoria, quando la notte di Capodanno tre giovani hanno ucciso a colpi di spranga un tunisino per aver fatto un complimento di troppo a una ragazza, ha colpito tutta la provincia di Ragusa.
Già il 19 novembre 2021, presentando a Marina di Acate le conclusione del progetto “Hold”, il vescovo aveva riunito tutti i rappresentanti delle istituzioni invitandoli a «prendere coscienza di una realtà che forse conosciamo ma nella quale non riusciamo a entrare sino in fondo». Chiesa e istituzioni, aveva scandito il vescovo, non possono accettare le condizioni di vita di tanti invisibili.
Oggi, il vescovo di Ragusa lancia un nuovo accorato appello: «Non possiamo continuare a girarci dall’altra parte, né le istituzioni, né la società civile. Occorre un’assunzione di responsabilità da parte di tutti per tenere viva l’attenzione su questa porzione di territorio e non lasciare nessuno senza la possibilità di poter vivere una vita dignitosa»
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