Postato in data 20 Marzo 2025 Da In Eventi

Il SOGNO DI BENIGNI CHE HA FATTO SOGNARE GLI ITALIANI

Bravo Benigni, finalmente dopo un lungo silenzio dalla tua sciagurata campagna referendaria sulla costituzione e la sbandata renziana, ora sei ritornato a farci sognare. A farci sognare il tuo sogno che in definitiva è quello della maggior parte degli Italiani. Hai distinto il “nazionalista” dal “patriottico”. Il primo, divisivo e separatista, il secondo dignitoso e identitario. Coi nazionalismi infatti, da millenni, l’Europa e’ convissuta e ha prodotto guerre di ogni tipo. Ma da ottant’anni a questa parte essa è riuscita a sperimentarsi gradualmente unita.

Si è rifondata “Continente di pace”, ricevendo l’alto riconoscimento. Dalle due grandi Guerre aveva compreso che divisi ci si suicida. Il “Trattato di Ventotene” (checché ne dica la Meloni) rappresenta l’ atto fondante pensato per la nascita di una Europa federata e unita. Da qui parte la risalita del benessere comune. A tre anni dalla guerra in Ucraina però questa Europa si presenta alquanto bellicista avendo abbandonato progressivamente la sua vocazione diplomatica e pacifista.

Una Europa che fa paura e che nello stesso tempo dimostra la sua fragilità incassando gli insulti e i dazi dal suo alleato storico d’oltreoceano. Trump addirittura la considera nemica, nata a suo dire solo per “fottere” gli States. Sono i due predoni Putin e Trump che più di tutti cercano di metterla all’ angolo. Sarà il giudizio della Storia a processare comunque la politica neo bellicista della Presidente della Ue, Von der Leyen. Roberto, è stata una elegia il tuo canto per l’Europa “da cinquemila anni culla della civiltà”. Ha prodotto di tutto. Ha scoperto l’America, anche quella che oggi minaccia dazi e indifferenza. Ha espresso e protetto i valori del pensiero e della filosofia.

“La scienza con Galileo, Newton, Einstein… sono roba nostra!”. Sembrò un grido di vittoria. Hai rivolto amara commiserazione ai sovranisti nostalgici di rigurgiti del tossico separatismo. Hai cantato la libertà, oggi più di prima in pericolo per meschini interessi economici.
Grazie per il tuo ardore e i richiami alla Storia. Quella Storia del 1941 che con il Trattato di Ventotene ha creato le basi del pensiero europeista. La speranza di allora, sia da sprone oggi al Parlamento europeo nel ricercare l’intesa oltre i beceri protagonismi. Oggi in pericolo c’è l’Europa! Infatti anche l’alleato storico a stelle e strisce ha tradito, nonostante le capriole pseudo-politiche della nostra Premier.

Dott. Paolo Caruso

Relativo a