L’ informazione libera rappresenta da sempre le fondamenta del vivere democratico di un Paese, la crescita di un popolo, ma oggi anche in Italia si cerca di sottometterla a esclusive logiche di Potere. Molti giornalisti hanno tradito il compito assegnatogli di guardiani della libertà d’espressione, custodi morali del libero pensiero, rimanendo imbrigliati volutamente nella rete del potere e beneficiando di carriere e notorietà. Sorte contraria ai giornalisti ritenuti fuori dal coro e non allineati su cui cala la mannaia della cosiddetta “querela temeraria”. L’intolleranza crescente al dissenso costituisce una prerogativa dell’azione politica di questa destra meloniana e trova frequentemente riscontro anche nel mondo dell’informazione.
Intolleranza che serpeggia pesantemente nei dibattiti dei vari talk show. Si assiste così spesso ad una violenza verbale che potrebbe tracimare nello scontro fisico. Nel dibattito si sono persi i valori morali e il rispetto per l’ interlocutore, per chi la pensa diversamente. Nella trasmissione “L’Aria che tira” di Parenzo su LA 7 si è assistito ad uno episodio increscioso da parte del Direttore del quotidiano “Il Tempo”, Tommaso Cerno, il quale non condividendo quanto esposto dal virologo Crisanti, gli lanciava un giornale abbandonando lo Studio. Lo stesso atteggiamento arrogante tenuto la scorsa settimana dal giornalista di “Libero” Alessandro Gonzato nei confronti della parlamentare 5 Stelle Alessandra Maiorino, che attaccata violentemente era stata costretta ad abbandonare lo Studio. Un palcoscenico quello televisivo in cui va in scena la bestialità e l’arroganza del giornalismo mainstream. Il “Tempo” e “Libero”, giornali apparentemente diversi ma di un unico padrone, Angelucci, una voce distinta ma ripetitiva nei due quotidiani figlia della stessa proprietà.
Ecco spiegato il coro levatosi con pari arroganza dal direttore del “Tempo” e dal giornalista di “Libero”. Una voce polifonica dei due giornali italiani che riesce ad esprimersi in assoluta sintonia con questa destra di governo. Arroganza e fake news caratterizzano ormai il mondo dell’Informazione che sempre più spesso degenera nello scontro verbale e nella maleducazione. Del resto se sei servo non riuscirai mai a spaziare nel campo delle libertà d’opinione e cadrai ripetutamente nella sfera della arroganza e della volgarità.
Dott. Paolo Caruso