Si sta forse ancora bleffando? Non c’è più tempo ormai …. Atteso invano, Putin ieri al vertice a Istanbul con Zelensky non si presentò. Trump ne approfittò per una perfomance tutta personale. Latitante anch’egli. “Senza di me non potete fare nulla”. Fu il suo mantra. E il Mondo? Sospeso alle voglie bulimiche di due dittatori. Ciascuno a suo modo. È il nuovo stile di società che si prospetta. Anche nelle tifoserie italiane, con i favorevoli al sostegno incondizionato all’ Ucraina e con coloro che ne chiedono un disarmo totale, fino a concessioni estreme “all’orso russo”. Ci sono anche i neutrali, che sperano che il tutto si concluda al più presto con una pace giusta e duratura. Del resto i morti non sono inventati, e la distruzione giornaliera ad opera dei cannoneggiamenti russi è costante e senza pietà. Vittime anche donne e bambini.
Così come a Gaza i massacri non si arrestano e il mondo resta basito. E sullo sfondo la minaccia nucleare del dottore Stranamore. Papa Leone prova, sulla scia di Papa Francesco, a chiedere disarmo e una tregua disarmata. Il bluff di ieri pare però lasciare poco spazio alla speranza, ne è la prova che Putin vuole la vittoria sul campo. Incurante dei morti anche tra i suoi soldati, o tra quelli che ha assoldato da Paesi terzi. Zelensky d’altronde non vuole arrendersi all’evidenza di aver perso la guerra, e con questa la Crimea e i territori russofoni del Donbass, cercando, costi quel che costi, la possibilità remota di ripristinare i precedenti confini.
La pace allora pare sempre più una chimera. L’ Europa sempre più isolata dal contesto delle trattative mostra i suoi limiti, con i cosiddetti “volenterosi” alle prese con incontri sterili e proposte che a questo punto lasciano il tempo che trovano. Ma quale percorso seguire e cosa fare, non è ancora chiaro a nessuno, perché tutto dipende da ” i Due dell’ ave Maria”, uno che nella Chiesa di San Basilio, al Cremlino, si fa ritrarre da cristiano fervente, mentre accende la candela e si segna anche con la croce, e l’altro, il Tycoon americano, altrettanto fervente che si fa riprendere mentre recita insieme ai suoi peones le preghiere di inizio giornata nella sala ovale.
Entrambi incuranti della scia di morti, civili e militari, che ogni giorno bagna con il sangue le terre d’ Ucraina. Le loro preghiere sembrano pura ipocrisia o al più, a essere cristiani, richieste di perdono per i crimini commessi. Per quelli in atto ci vorrà solo da parte dei due l’ impegno assoluto per un cessate il fuoco e una seria proposta di pace, infatti continuare la guerra non porterà da nessuna parte e sarà sempre una sconfitta per l’ intera umanità.
Dott. Paolo Caruso