Postato in data 18 Novembre 2025 Da In Politica

IL BALLO DEI QUAQUARAQUA’ di Paolo Caruso

Uno spettacolo indecoroso quello offerto dalla Meloni e dai suoi alleati di governo sul palco del “Palapartenope” di Napoli alla convention elettorale in vista delle consultazioni regionali del 23/24 novembre. Una figura barbina quella della “Caciottara” che non si è sottratta al saltellare e ai cori da stadio dei suoi peones di “Chi non salta comunista è”. Mai si era visto un Premier capace di performance grottesche, in contrasto al suo ruolo istituzionale, scendere a livelli così bassi di decenza. Un comportamento che mortifica la politica e le Istituzioni. La nana pescatrice che porta avanti la campagna elettorale al pari della commedia di Eduardo De Filippo o peggio ancora a livello dell’ Onorevole “Cetto La Qualunque”. Non un messaggio di speranza per gli elettori del sud ma un coacervo di menzogne. Non un progetto serio e fattibile per i giovani ma uno squallido ripetersi di promesse mai mantenute. Il livello della Politica è ormai da “Bar dello Sport”, infatti il “Chi non salta comunista è” è proprio la rappresentazione di un infantilismo fazioso di una politica che non sa dare nulla, non riesce neppure a farci sognare, e che non è in grado di intercettare le nuove generazioni parlandogli di futuro, di scuola , di lavoro, di professionalità, di diritti che stanno alla base della convivenza civile e della democrazia. Una Politica stantia imbrigliata sempre più nelle logiche di Potere. Una “Pizza alla Diavola” in salsa Meloniana indigesta per la maggior parte dei buon gustai napoletani, che riaccende gli animi, rincuora la tifoseria fasciocaciottara, e inorgoglisce i suoi camerati. E’ tutto il centro destra a Napoli a saltare, unito nella cafonaggine e nei cori, erede politico del Principe della volgarità, il Caimano di Arcore. Un pluriinquisito che privo di etica morale ha mortificato la politica, relegandola a un semplice comitato d’affari, oggetto di uno scontro costante con la magistratura. Anche se Berlusconi non c’è più, purtroppo rimane in vita ed è duro a morire il cosiddetto Berlusconismo, una piaga oscurantista della società che altera le coscienze, pervade la politica di questa destra di governo rendendola volgare e incapace di confrontarsi con il mondo reale.

Dott. Paolo Caruso

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