Gli invitati…. di Papa Francesco sono quelli di cui sei stato Padre. Intendo gli ultimi e gli emarginati della Terra. Forse qualche disagio lo avrai provato durante I funerali nella ” tua nuova postazione ” a sentirti compiangere da chi in Terra non ti ha mai ascoltato, e ti sarai chiesto ma questi chi sono? Dove erano quando imploravi la fine delle guerre, o chiedevi aiuto per gli immigrati lasciati morire in mare o deportati in catene come i peggiori criminali. Quando chiedevi umanità per i bambini di Gaza e di Ucraina, e delle loro madri condannate a vederli morire anche di stenti. Come padre della intera Umanità dolente hai voluto fino alla fine asciugare le lacrime, correndo, alla fine impotente, tra i carcerati di Rebibbia, a simbolo di tutti quelli del mondo. Orfani della tua profezia, rimaniamo quanti avevamo sperato che il mondo cambiasse. Ora, senza di te, tutto si fa più complicato. La Terra diverrà sempre più ostaggio dei potenti oligarchi, che vedono i poveri come zavorra per i loro interessi. Papa Francesco, hai conosciuto anche tu la povertà e la emarginazione, essendoci cresciuto dentro. Hai toccato con mano il periodo buio delle persecuzioni, delle crudeltà sotto il regime militare nella tua Argentina, hai asciugato le tante lacrime versate dalle mamme dei desaparecidos,” le Madres de Plaza de Mayo “. In dodici anni di tuo servizio papale hai mostrato, al Mondo, il Gesù, che avevamo ignorato o addirittura dimenticato. I tentativi esterni, delle destre più conservatrici, saranno gli stessi per cancellarlo “in nome di Dio, della Patria e della Famiglia”, e chi rimane fuori da questo ombrello, verrà schiacciato nelle aspirazioni di libertà, di solidarietà e di giustizia sociale, quelle che Tu, da padre buono, dall’ alto del Tuo Magistero avevi ripetutamente proposto alla attenzione delle Nazioni, e a quella degli uomini di Chiesa soprattutto.
Dott. Paolo Caruso e fra Domenico Spatola
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