Salgono le temperature e aumenta l’escalation di roghi e il patrimonio boschivo del nostro bel paese va quasi completamente in fumo, mettendo in serio pericolo la vita di uomini e animali. È un tema scottante che va affrontato percorrendo due strade che spesso si sovrappongono : piromania e criminalità.
Il fenomeno si espande a macchia d’olio e la maggior parte degli studi parte proprio dall’ analisi della figura del piromane. Chi è il piromane : è un soggetto disturbato ? è un malato mentale o un soggetto al disopra di ogni sospetto, il vicino di casa gentile e perbene, sempre pronto a dare una mano a tutti ? La risposta è, quando ci si trova dinanzi a soggetti del genere, che si tratti di individui con scarso livello intellettivo e bassa scolarizzazione, spesso soli e frustrati, con una personalità fortemente disturbata nei rapporti sociali, che non riescono a comunicare facilmente le loro emozioni , spesso vendicativi ed aggressivi.
Infatti , gli incendi dolosi sono spesso provocati da persone che, in qualche modo, giustificano la propria azione come una sorta di vendetta a torti subiti nel corso della loro esistenza, e qualcuno ha definito il piromane : “l’uomo che brucia di rancore”.
Ma la domanda che ci si pone è cosa scatta nella psiche di un piromane?
Un piromane mentre appicca un fuoco è in grado di intendere e di volere ?
Il soggetto in questione prova tensione o eccitazione prima dell’azione in sé, e gratificazione o sollievo dopo. Alcuni di loro dichiarano che provano piacere nell’accendere il fuoco per il gusto di farlo, nella visione delle fiamme, mentre guardano gli oggetti sciogliersi, bruciare e distruggersi completamente.
La persona affetta dalla malattia, avverte un grado di euforia con precedente scarica di adrenalina che allieva le sue tensioni nervose, è come se si “calmasse” solo incendiando qualcosa, dinanzi alla devastazione totale, si sente invincibile !
Spesso nell’azione criminale vengono coinvolti anche degli animali utilizzati come mezzi per innescare l’incendio. Non di rado si scopre, ripercorrendo il passato di un piromane, episodi di violenza e di maltrattamento degli animali.
Si tratta, comunque, di una vera e propria forma di psicopatia e alcuni studiosi sostengono che vi sia un collegamento con disturbi della sfera sessuale, appiccare un incendio potrebbe essere una forma simbolica di potenza e gratifica. Inoltre se l’atto criminale desta interesse da parte della comunità, tali soggetti provano piacere se qualcuno parla di loro, si sentono “importanti” nel richiamare l’attenzione dei media.
Piromania e criminalità sono due fenomeni che hanno sicuramente un comune filo conduttore, da un lato la presenza dei soggetti problematici in questione, dall’altro interessi di altra natura, che possono creare vantaggi economici.
Piromani, incendiari, psicopatici, balordi, folli, malati ? anche se l’interrogativo rimane sono comunque persone che hanno bisogno di aiuto, attraverso l’ascolto , la rieducazione alla gestione delle pulsioni e all’ empatia, per la riconquista di una identità e di una quotidianità “normale “, lontana da mostri e roghi …
Teresa Guarnuccio