Postato in data 12 Ottobre 2022 Da In Fatti

RAGUSA- TEMPI TROPPO LUNGHI PER OTTENERE LA RATEIZZAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI

Cafisi (Cna Edilizia Ragusa): “Mesi per una risposta di accettazione

e senza Durc viene di fatto bloccata ogni attività d’impresa”

 

Sempre più lunghi i tempi per ottenere la rateizzazione delle cartelle esattoriali, soprattutto quelle che riguardano l’Inps e in particolare le gestioni previdenziali autonome (artigiani, commercianti).

Le nuove procedure attuate dall’Agenzia delle Entrate Riscossione prevedono l’invio della domanda di regolarizzazione del debito tramite pec. I tempi di elaborazione della stessa domanda avvengono molto lentamente da parte della stessa Agenzia. “Ci risulta che – spiega il presidente di Cna Edilizia Ragusa, Tonino Cafisi – molti titolari di attività, in particolare quelli del settore costruzioni, attendono da mesi una risposta di accettazione con relativo invio di rate e piano di ammortamento.

Queste imprese, non potendo avviare la rateizzazione del debito, non ottengono dall’Inps l’attestazione che certifica la regolarità del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) e, quindi, di fatto viene bloccata la loro attività d’impresa. Cioè non potranno avviare un nuovo cantiere, non potranno accedere alle agevolazioni previste tramite i crediti d’imposta così come non potranno compensare i crediti Iva.

Infatti, queste funzioni si possono attivare solo se si possiede il Durc in regola. Quindi, alle crisi che si sono succedute negli ultimi anni (finanziaria e Covid su tutte) che hanno colpito pesantemente il settore delle costruzioni, adesso si aggiungono le nuove lentezze burocratiche che allungano i tempi per attivare una rateizzazione e, quindi, di conseguenza la sistemazione contributiva, dilatando i tempi di rilascio di questo documento”.

“A tutto questo – aggiunge Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo Cna Edilizia – va aggiunta un’altra novità: la difficoltà di poter interloquire con i funzionari degli enti preposti: Agenzia di Riscossione e Inps.

Sicuramente non hanno ancora chiara la finalità del Durc, non si sono posti il problema della gestione di un processo organizzativo che prima ancora che essere digitale non deve essere né lungo né complesso, ma rapido ed efficiente. Trenta giorni sono troppi per definire una richiesta di rateizzazione. Inoltre, l’Inps deve aggiornare rapidamente i flussi delle rateizzazioni e in questo caso servirebbe un’interlocuzione diretta che non può essere affidata esclusivamente a pec o mail. Anche questi punti faranno parte della piattaforma della manifestazione del 17 ottobre promossa dalla Cna territoriale di Ragusa e saranno sottoposti all’attenzione del prefetto”.

REDAZIONE

 

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