Postato in data 8 Settembre 2020 Da In Salute

SERVIZIO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE DEL GIOVANNI PAOLO II – NSTALLATO IL NUOVO IMPIANTO DI NEUROSTIMOLAZIONE DEL MIDOLLO SPINALE TERZA REALTÀ IN ITALIA

Il servizio di Anestesia Rianimazione e Terapia Antalgica del Giovanni Paolo II, diretto dal dott. Luigi Rabito, nella lotta contro il dolore cronico. 

Solo qualche giorno fa, il 1° settembre, un paziente di Catania, è stato sottoposto, dai medici anestesisti del Giovanni Paolo II, a un impianto di neurostimolazione del midollo spinale. Si tratta di una pratica collaudata ormai da diversi anni all’Asp di Ragusa. Questa volta ci   si è avvalsi di un sistema innovativo, impiantato per la prima volta a luglio a Parma e a Roma, che permette di rimuovere “su misura” il dolore persistente da fallimento della chirurgia vertebrale.

Il paziente affetto da anni da dolore vertebrale intrattabile – FBSS, Failed Back Surgery Syndrome – ha ringraziato con una bellissima lettera l’Asp, la Direzione Generale, il direttore dell’U.O.  di Anestesia Rianimazione e Terapia Antalgica dott. Luigi Rabito, la dott.ssa Salvina Meli, responsabile della farmacia ospedaliera, per l’efficienza dimostrata nell’approvvigionarsi di tale dispositivo, l’equipe operatoria tutta formata dalla dott.ssa Jessica Naimo e dagli strumentisti Franca Occhipinti e Domenico Mauceri.

Questo sistema, potendo combinare tutte le modalità di stimolazione a oggi disponibili, è fornito di una nuova tecnologia che, avvalendosi di un sistema wireless di ricarica, consente al paziente di ricaricare il neuropacemaker senza la necessità di re interventi per la sostituzione.

Lo stimolatore impiantato è l’unico in grado di rilasciare impulsi fra 2 e 10000 HZ e tutte le forme d’onda disponibili sul mercato, interrompendo la trasmissione dei segnali dolorosi al cervello, un dispositivo onnicomprensivo, che non a caso si chiama OMNIA – prodotto da Nevro e distribuito in Italia da Theras Lifethec.

«Un passaggio epocale che consente tramite regolazioni successive all’intervento di ottenere il miglior risultato, cercando nello stesso dispositivo la modalità più efficace, senza dover ricorrere a molteplici interventi chirurgici per provare sistemi di neurostimolazione diversi.» dichiara il dr. Rabito.

Si riporta il testo integrale della lettera del paziente.

“Giorno 1/09/2020 presso il presidio Ospedaliero Giovanni Paolo II di Ragusa, la qualità della mia vita è cambiata, migliorata, dopo numerosi anni di sofferenza da dolore neuropatico cronico causatomi da Esiti fallimentari di chirurgia vertebrale.
Scusatemi, non mi sono neanche presentato, l’emozione gioca brutti scherzi, il mio nome è A.M.  di anni 66.
Mi sarebbe piaciuto poter abbracciare di cuore e fisicamente, tutti coloro i quali hanno contribuito e permesso la fattibilità dell’impianto di neurostimolatore midollare che ho dentro me, ma mi devo limitare per via di questa pandemia a noi ben nota, a queste semplici righe di ringraziamento.
Rivolgo un caloroso affettuoso ringraziamento a tutta l’ASP 7, la Farmacia Ospedaliera, all’UO di Anestesia e Rianimazione e Terapia del dolore e al suo responsabile Dr. Luigi Rabito e la Dott.ssa Jessica Naimo.

di Redazione

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